Politica

Riforma Pensioni, le News di Oggi (18 Settembre 2016): Scontro Boeri-Proietti

La riforma delle pensioni entra nella sua fase più calda: dopo l’approvazione dell’Ape, che sarà in “prova” per i prossimi due anni, sono ancora tante le news in cantiere. Andiamo a vedere quelle di oggi 18 settembre 2016.

Oggi 18 settembre 2016 si avvicina ancor di più il giorno dell’incontro tra Governo e Sindacati, programmato per il prossimo 21 del mese e considerato un crocevia fondamentale per l’approvazione della riforma delle pensioni, Come al solito, il nodo cruciale è quello finanziario, con le parti ancora leggermente distanti sulla cifra da investire in questo nuovo progetto. Noi di Newsly.it vi daremo le ultimissime notizie a riguardo.

Riforma Pensioni, Il botta e risposta Boeri (Presidente Inps) – Proietti (Segretario Uil)

Tito Boeri, Presidente Inps, parla della riforma ad un convegno del consiglio nazionale dei commercialisti. Secondo lui il maggiore sforzo finanziario dovrebbe essere fatto per chi entra nel mondo del lavoro, piuttosto che per chi vi sta uscendo: “Il quesito che dovrebbero porsi tutti, a partire dai sindacati che spingono sempre per spendere di più sulle pensioni, è se sia giusto per un Paese che fatica così tanto a crescere, continuare a investire su chi ha smesso di lavorare”.

Poi continua sul tema delle risorse:

“Credo che le risorse siano davvero poche e quindi bisogna fare scelte precise. Dobbiamo prendere in considerazione se le risorse che vengono messe sulle pensioni vengono prese al di fuori del sistema pensionistico”. L’intenzione di governo e sindacati di andare ad aiutare persone vulnerabili, pensionati in condizioni di disagio, è un obiettivo nobile e importante. Allora cerchiamo di essere sicuri che questi soldi vadano veramente a persone che ne hanno bisogno. L’ISEE è uno strumento che ha avuto successo perché non solo misura il reddito ma la situazione patrimoniale personale”.

La risposta di Proietti, Segretario Uil, è molto decisa: Se intende fare il ministro lo vada a fare in un altro Paese, oppure se vuole provare a farlo da noi, si dimetta da presidente dell’INPS e trovi qualcuno disponibile a sostenerlo”.

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