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“Scampia Trip Tour”, il lato positivo del quartiere malfamato di Napoli

La periferia come una risorsa, ecco cos’è il progetto “Scampia trip tour”, un viaggio alla scoperta del lato positivo del quartiere. Scampia, zona periferica di Napoli, considerata sempre un simbolo del degrado, dello spaccio di droga e sede di camorra, diventa oggi un luogo dove la gente sta cercando di “bonificare” la zona, di salvarla, di ripulirla, un luogo di riscatto, il centro di un turismo alternativo che vuole mostrare che la bellezza esiste ovunque, anche se nascosta, e che dal “letame può nascere un fiore” come cantava Fabrizio De Andrè.

L’idea alla base del progetto

L’idea è partita da due persone che sono cresciute a Scampia e che si sono messe in evidenza per coraggio e voglia di cambiare le cose: Daniele Sanzone, cantante del gruppo rock “a’ 167”, come veniva chiamata un tempo Scampia dopo la legge per l’edilizia popolare, e Ciro Corona, fondatore dell’associazione “resistenza anticamorra”, che da anni organizza campi estivi nei terreni recuperati sottratti alla criminalità. Insieme sono le due guide turistiche di “Scampia trip tour”, un progetto di visite guidate per conoscere il vero volto degli abitanti di Scampia, per conoscere i luoghi di questo quartiere, lontano dagli stereotipi e dalla paura di entrarci.

Il progetto è promosso dall’assessorato alla cultura e al turismo del comune di Napoli e con il sostegno di “lions” dell’aeroporto di Napoli per l’acquisto della navetta turistica per giungere a Scampia. “Scampia trip tour” vuole ampliare la visione che si ha del quartiere e farla conoscere per davvero, dove esistono delle “eccellenze”che sono state create in vari campi. Scampia vista come un luogo produttivo ed innovativo, un luogo dove circolano idee positive e vengono realizzati progetti importanti per i giovani nel campo del volontariato, dell’istruzione, della solidarietà.

Il Tour

Il tour si può prenotare sul sito www.scampia-triptour.it
Il progetto porterà a visitare le vele, simbolo di tutti i mali del mondo, che presto saranno abbattute, per raccontare come esse siano cambiate nel corso degli anni. Si mostrerà quindi l’officina delle culture “Gelsomina Verde”, chiamata così in onore della giovane vittima di camorra, un tempo luogo per riunioni camorristiche e oggi comunità-alloggio per minori, oltre che laboratorio teatrale e scuola di musica pop. “Scampia trip tour” non è solo turismo responsabile, è far conoscere un modello sociale di riscatto e rinascita.

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