Abbraccia un cinese, spopola l’hashtag anti razzismo dopo i primi casi di Coronavirus in Italia
Abbraccia un cinese, una provocazione partita dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, che spopola nei trend topic
Dario Nardella lancia l’hashtag Abbraccia un cinese per provare ad arginare gli allarmismi dopo i primi casi accertati
Italiani razzisti sì, italiani razzisti no. È il dilemma che sembra impazzare negli ultimi anni, di dominio dell’estrema destra nel paese. Porti aperti, porti chiusi, le frontiere, il mare, il cielo, il panico e l’allarmismo. Siamo tornati anche a disegnare le stelle a sei punte sulle porte e a negare l’orrore dell’olocausto, come è successo qualche giorno fa a Mondovì. Oggi le vittime del razzismo, non solo italiano ma mondiale, sono i cinesi, rei di aver diffuso a livello mondiale l’espandersi del Coronavirus .
Ristoranti cinesi semivuoti, sguardi sospetti quando si incontra un cinese per strada – magari nato e cresciuto in Italia – psicosi quando il vicino di posto in autobus starnutisce, è questo l’effetto del Coronavirus sulla popolazione italiana. Sicuramente a migliorare la situazione non ha contribuito la presenza dei due turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma con la certezza di questa patologia.
#coronavirus: seguiamo le indicazioni delle autorità sanitarie e usiamo cautela, ma nessun terrorismo psicologico e soprattutto basta con i soliti sciacalli che non vedevano l’ora di usare questa scusa per odiare e insultare. Uniti in questa battaglia comune! #AbbracciaUnCinese pic.twitter.com/pUdqEl0piW
— Dario Nardella (@DarioNardella) February 1, 2020
Ma a cercare di arginare il fenomeno odio e psicosi ci pensa il sindaco di Firenze Dario Nardella, con un video sul suo canale Twitter in cui abbraccia un cinese e lancia l’hashtag dedicato, incitando i suoi cittadini e tutti i connazionali a ritrovare il buonsenso ed evitare allarmismi di fronte ad un fenomeno delicato, ma non inguaribile.
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, sui social ha lanciato l’hashtag #AbbracciaUnCinese
Lo scopo del videomessaggio è di esprimere solidarietà alla comunità cinese e contrastare sciacallaggio e terrorismo psicologico. La Toscana è da sempre la regione italiana a più alta densità di cinesi. In particolare la città di Prato raccoglie la Cina Town più popolata dello stato, con la loro manifattura tessile nota al mondo e l’antica tradizione di trafficanti di pezze al mondo, hanno creato un sodalizio industriale che va avanti felicemente da decenni.
“Cari amici è giusto avere attenzione e precauzioni e seguire le indicazioni delle autorità sanitarie per il Coronavirus, ma quello che non è accettabile è il terrorismo psicologico, è lo sciacallaggio che alcuni fanno per trovare soltanto una scusa per l’odio e l’esclusione. Invece noi siamo vicini alla comunità cinese, in questa battaglia comune” dice il sindaco.
E poi si va avanti in una divertente gag in cui egli abbraccia un cinese che lo invita a non aver paura.