Musica

“Il Bagno di Diana” Stasera a Velia Teatro: la tragedia

Stasera, 22 agosto ore 21, dal vivo lo spettacolo “Il Bagno di Diana” nel sito archeologico di Elea – Velia (Ascea – SA) per la rassegna teatrale “Velia Teatro”. Il prossimo appuntamento di Velia Teatro è giovedì 24 agosto con “Il canto di Orfeo”.

E’ quello del viaggio il tema scelto dalla rassegna Velia Teatro per la sua ventesima edizione, un tema che quanto mai ora è così attuale. Un viaggio che in questo ventennale ci ha sempre condotti nella scoperta delle opere classiche, un salto nel mito greco e romano, quest’anno il viaggio si arricchisce di nuove tappe, quella di stasera ci conduce nelle Indie con la storia di Dioniso raccontata nelle Dionisiache di Nonno di Panopoli. Un viaggio attraverso il quale l’ultimo autore ellenico racconta la storia del Dio dalla sua nascita sino al suo sbarco nelle Indie, un Cristoforo Colombo avanguardista del tempo.

Il Bagno di Diana: la tragedia

In questa serie di opere troviamo immerso il “Bagno di Diana”, una tragedia che partendo da un posto sacro alla Dea, dentro ad una grotta, luccicava una fonte d’acqua in cui la Dea delle selve si immergeva appena si stancava di cacciare. La tragedia si consuma nel momento in cui un cacciatore a lei devoto, Atteone, violò l’ingresso nella grotta causando lo spavento e le urla delle Ninfe. Non si fece attendere la risposta della Dea che – inondando con l’acqua stessa il volto del dissidente – gli fece spuntare in viso le corna e lo trasformò in cervo. Avvistato nelle sue nuove vesti, dai suoi stessi cani fu ucciso.

La rappresentazione ha come protagonisti Camilla Corsi e Alessandro Lori e con Cristina Majnero, Roberto Stanco, Gaetano Delfini e Daniele Ercoli del gruppo musicale Ludi Scaenici, lo spettacolo in danza è ad opera di Elisa Anzellotti. Velia Teatro è organizzata dall’Associazione Culturale Cilento Arte di Vallo della Lucania ed è realizzata con il sostegno della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, Regione Campania, Comune di Ascea, Società Campana Beni Culturali (SCABEC), Ente Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni.

Come ogni spettacolo classico troviamo una morale rapportabile al presente, una morale che ci ricorda di posti e luoghi sacri, e di come la loro violazione o il loro abbandono corrispondano a ferite nell’anima. Pensiamo ai migranti, il mondo non è mai disabitato, non è mai una tabula rasa su cui disporre abitanti con sovrano arbitrio, tutti siamo ospiti di qualcuno, dopotutto.

Fabiana Amabile Criscuolo

Social Addicted. Sceneggiatrice su whatsapp. Esperta in drammi sentimentali, pizze, panini e piadine. Sempre in bilico fra le sue due passioni: la ricerca scientifica e il giornalismo. Penna cinica del web appassionata di musica, arte e viaggi.
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