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Catania, cosa vedere in un giorno? Storia e Monumenti

Nata da quasi tremila anni, Catania è una delle città più affascinanti della penisola italiana in generale e della Sicilia in particolare. Il mare, l’Etna e i numerosi monumenti costruiti nel corso della sua storia impreziosiscono la città e la rendono una delle mete ideali per le vacanze estive e invernali. Per visitare in toto Catania non basterebbe un solo giorno, tuttavia, se si vuole conoscere la città etnea, occorrerà fare obbligatoriamente tappa in alcuni dei luoghi più caratteristici.

Catania ha dato i natali a Vincenzo Bellini, compositore vissuto nel lontano 800, e ancora oggi ricorda questo suo figlio attraverso il Giardino e il Teatro Massimo ad egli intitolati. Proprio il Teatro Massimo Vincenzo Bellini è uno dei luoghi che non si può fare a meno di visitare se ci si trova a Catania. Sito nell’omonima piazza, il Teatro fu progettato dall’architetto Andrea Scala nel 1870. Dapprima ideato come “secondo Politeama”, prese successivamente le fattezze di un “Teatro Lirico” grazie all’intervento del Comune che ne completò i lavori intorno al 1887. L’inaugurazione, a causa della mancanza dei fondi, avvenne però solo il 31 maggio 1890, data nella quale venne messa in scena la prima rappresentazione. L’opera scelta fu  “Norma” di Vincenzo Bellini.

Meraviglioso anche il Giardino Bellini, dai catanesi chiamato più comunemente “villa” o “villa Bellini”. È possibile accedere al Giardino Bellini da tre ingressi. Il principale è quello sulla via Etnea, dal quale si accede a una lunga scalinata che porta in uno spiazzale con una grande fontana. Caratteristico del Giardino Bellini è il “Viale degli Uomini Illustri” percorrendo il quale è possibile ammirare i busti di alcuni uomini che hanno contribuito con le loro imprese a scrivere la storia italiana e soprattutto siciliana: da Mazzini a Verga, passando da Luigi Capuana, Nino Martoglio, Stesicoro e tanti altri.

Percorrendo la via Etnea ci si ritroverà in piazza Stesicoro e lì sarà possibile ammirare i resti dell’Anfiteatro Romano, meglio noto come “Catania vecchia“. Leggenda vuole, infatti, che nel corso della sua storia la città di Catania è stata distrutta per ben sette volte dalla furia dell’Etna e dal terremoto e, proprio come la Fenice, sia risorta dalle sue stesse ceneri. Tra i resti della Catania che è stata vi è proprio l’Anfiteatro Romano costruito nel II secolo. Sempre in piazza Stesicoro, a sinistra, è possibile ammirare la statua dedicata a Vincenzo Bellini.

Scendendo ancora, la via Etnea vi condurrà dapprima in piazza Università e successivamente in piazza Duomo. Qui sarà possibile ammirare la Cattedrale di Sant’Agata in stile normanno e barocco, la Fontana dell’Elefante, realizzata dopo il terremoto del 1693 dall’architetto Giovanni Battista Vaccarini, e il Palazzo degli Elefanti, municipio della città riaperto nel 1952 dopo l’incendio che lo colpì nel 1944. L’elefante, o più comunemente Liotru, protagonista in piazza Duomo, è il simbolo della città etnea ed è presente anche nello stemma di Comune, Provincia, Università e delle principali società sportive.

Da visitare assolutamente anche via Crociferi, in completo stile barocco, e il Monastero di San Nicolò l’Arena, noto anche come Monastero dei Benedettini, sito in piazza Dante e ritenuto, per le sue immense dimensioni, il secondo in Europa. Nell’itinerario catanese non può mancare la visita al Castello Ursino, altra meraviglia architettonica. Il Castello venne realizzato nel XIII secolo e, prima di divenire residenza reale, fu sede del Parlamento durante i Vespri Siciliani. Ristrutturato nel lontano 1932, dal 1934 è sede del Museo civico cittadino.

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