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Sacra Sindone e Sudario di Oviedo: Caratteristiche comuni

Miti e misteri hanno avvolto da sempre la Sacra Sindone che secondo gli studi ha avvolto Gesù subito dopo essere stato deposto dalla croce e posto nel sepolcro. Un telo di 4,41 x 1,13 che ha tenuto testa ai più grandi scienziati del XX  e XI secolo i quali sono concordi tutti sul fatto che quel telo abbia avvolto una persona proveniente dalla Galilea e che morì in croce dopo essere stato barbaramente torturato, successivamente in campo medico, è stato possibile risalire al gruppo sanguigno da campioni presi dal sangue intriso nel telo e dalle analisi è risultato che il gruppo sanguigno è del gruppo AB negativo, molto comune in Palestina. Oggi recenti studi, ci parlano invece del Sudario di Oviedo il quale con molta probabilità sembra avere un fortissimo legame con la Sindone.

Sacra Sindone e Sudario di Oviedo: la storia tra leggenda e realtà

Quando si parla di reliquie appartenenti a Gesù, vengono avanzate le più disparate teorie e affermazione che confermano la veridicità della storia e l’autenticità di quella reliquia, ma non è sempre così. Parliamo della Sindone, ovvero della reliquia più importante della cristianità ma anche della più discussa, di essa troviamo notizie nel Vangelo di Luca e di Matteo in particolare quest’ultimo scrive: “Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia”. 

Da quel momento abbiamo notizie scarne e poco precise fino al 1353 circa, quando Goffredo di Charny dopo esser stato nella Terra Santa ritornò nella città francese di Lirey dove depose il telo fino al momento in cui, il telo venne acquistato dai Savoia i quali la conservarono a Chambery dove a causa di un incendio, rischiò di essere bruciata ma venne tratta in salvo. Nel 1562, i duchi di Savoia spostarono la loro capitale a Torino ed è proprio qui che la Sindone incontrò il cardinale San Carlo Borromeo il quale aveva fatto voto di raggiungere la Sindone a piedi se fosse terminata l’epidemia di peste e la provvidenza volle che fosse la Sindone a raggiungere Torino per rimanervi fino ai giorni nostri senza essere mai stata spostata.

Per quanto riguarda il Sudario di Oviedo, la storia di quest’ultimo ci narra che fino all’anno 613-614 circa venne conservato a Gerusalemme fino a quando a causa di un’invasione da parte dei Sasanidi costrinse i custodi della reliquia a spostarla finché tra vari viaggi giunse a Toledo all’interno di un’arca d legno. La città di Toledo poco tempo dopo però venne invasa dai mori e pertanto i nuovi custodi spostarono nuovamente il telo ad Oviedo dove vi rimase fino ai giorni nostri.

Sacra Sindone e Sudario di Oviedo: le ultime notizie

In queste ultime ore diverse agenzie stanno battendo una notizia relativa ad uno studio del professore Sánchez Hermosilla dell’Università Cattolica di Murcia in Spagna il quale ha affermato che quasi con la totale certezza, il telo che si trova ad Oviedo (Spagna) e la Sacra Sindone di Torino hanno avvolto entrambi la stessa persona. Dal punto di vista forense e scientifico sono state riscontrate coincidenze di vitale importanza ad esempio il tipo di materiale, le dimensioni e le tracce di sangue AB negativo in entrambi i teli; a proposito di sangue e liquidi vari, in entrambi i teli, sono state riscontrate due macchie: una di sangue cadaverico e un fluido cadaverico che risulta essere liquido pericardico pleurico  le quali a detta degli scienziati, possono essere state causate solo da una lacerazione nella parte del costato del condannato e inoltre dal punto di vista medico, è stato osservato come il colpo di lancia sia compatibile con la posizione di chi è stato crocifisso.

Queste dunque le ultime notizie che hanno avvalorato ancor di più la veridicità e lo stretto legame che unisce il Sudario di Oviedo con la Sacra Sindone, pertanto di seguito gli studiosi sono giunti alla conclusione che l’uomo il quale venne avvolto in quel telo, subì una tortura violenta, venne crocifisso, morì in croce e venne deposto con quel telo e sul suo volto venne posto un secondo telo che aveva il compito di contenere il sangue che proveniva dalla faccia e dalla testa poiché sul sudario sono stati riscontrati dei punti di sangue causati da ferite cuneiformi.

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