Politica

Consultazioni per il nuovo governo al Quirinale oggi pomeriggio

Dopo il via libera plebiscitario nei gazebo della Lega (hanno votato 215.000 cittadini secondo i dati diffusi dallo stato maggiore del Carroccio), e nelle urne elettroniche della piattaforma Rousseau (44.796 persone) il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceverà oggi pomeriggio alle 17.30 i leader del M5s e della Lega per sciogliere i nodi e gli enigmi per la formazione del nuovo governo da dare al Paese.

Al Colle saliranno Danilo Toninelli e Giulia Grillo, rispettivamente presidente del Gruppo Parlamentare “Movimento 5 Stelle” del Senato e della Camera, accompagnati da Luigi Di Maio. Alle 18 sarà la volta della Lega con Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti, rispettivamente presidente del Gruppo Parlamentare “Lega – Salvini Premier” del Senato e della Camera, accompagnati da Matteo Salvini.

Pare che ci sia anche il nome del futuro Presidente del Consiglio dei Ministri, che salvo ripensamenti, dovrebbe essere quello del prof. Giuseppe Conte, ordinario di Diritto Privato all’Università di Firenze, già nel consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, l’organo di autogoverno dei magistrati dei tribunali amministrativi regionali. Il prof. Conte, che di anni ne ha 51,  ha un passato da elettore di sinistra ed era stato indicato da Di Maio per ricoprire l’incarico di ministro della ‘Pubblica amministrazione, deburocratizzazione e meritocrazia. Inoltre, presieduto la commissione speciale del Consiglio di Stato che ha destituito Francesco Bellomo, il consigliere di Stato finito nella bufera per i corsi per aspiranti magistrati in cui le borsiste venivano obbligate a indossare minigonne. Il giurista piace al Movimento 5 stelle ed era già nella “lista dei desideri” della Lega di Salvini.

Un accordo di massima sarebbe stato raggiunto anche sulla squadra dell’esecutivo. Il totoministri vede Giampiero Massolo quasi sicuramente alla Farnesina, Laura Castelli in pole per la Pubblica Amministrazione, Giulia Grillo verso la Sanità. Per la Lega Nicola Molteni potrebbe guidare l’Agricoltura (per il quale circola anche il nome di Fontana), Gian Marco Centinaio è in pole per gli Affari Regionali o per il nuovo ministero del Turismo, Giulia Bongiorno è tra i favoriti per Riforme e Rapporti con il Parlamento (in merito al quale non si esclude la scelta di Riccardo Fraccaro). Il dicastero dei Trasporti dovrebbe andare alla Lega (tra i nomi si fa quello di Stefano Candiani) così come quello dell’Ambiente (in pole Lucia Borgonzoni). Sport e Beni Culturali andranno probabilmente al M5S: i nomi in pole sono quelli di Domenico Fioravanti e Emilio Carelli. Tra i tecnici favorito anche il rettore della Statale Gianluca Vago all’Istruzione mentre Vincenzo Spadafora, fedelissimo di Di Maio, è in pole per gli Affari Europei. Infine, il ViminaleMatteo Salvini che più volte ha detto pubblicamente che vorrebbe “un ministro della Lega che si occupi di sicurezza e confini”, per bloccare gli sbarchi dei migranti sulle nostre coste, mentre a Luigi Di Maio, andrà il Ministero per lo Sviluppo economico con dentro il ministero del Lavoro.  

Insomma, la sensazione è che la partita sia quasi chiusa. Ma fino a quando non ci sarà l’ufficialità, sia Lega che Movimento Cinque Stelle mostreranno cautela. E non è un caso che sia Salvini che Luigi Di Maio si appellino indirettamente al Capo dello Stato a cui spetta l’ultima parola: “Speriamo che nessuno metta veti su una scelta che rappresenta la volontà della maggioranza degli italiani”, mette in chiaro il segretario del Carroccio che ribadisce come il nome del presidente del consiglio soddisfi “sia la Lega che i pentastellati”. 

Ma i problemi e gli ostacoli veri potrebbero venire dal cosiddetto “contratto per il governo del cambiamento”. Le parole di Sergio Mattarella pronunciate qualche giorno fa, in occasione della commemorazione di un suo illustre predecessore, Luigi Einaudi, riecheggiano ancora:  «Einaudi rinviò due leggi approvate dal Parlamento, perché comportavano aumenti di spesa senza copertura finanziaria, in violazione dell’articolo 81 della Costituzione».

 

 

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Antonio Caporaso

Antonio Caporaso è nato a Salerno, vive a Portici. Laureato in Giurisprudenza, è fotoreporter dal 1990. Insieme con Jacopo Naddeo, dal 2016 ha costituito un laboratorio per le arti fotografiche in Pellezzano (Sa). Ha partecipato a numerose mostre e concorsi fotografici. Scrive libri e collabora con alcune riviste e case editrici nazionali.
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