Attualità

Movimento MeToo arriva anche in Corea del Sud.

Che si possieda un accesso ad Internet o meno è capitato a chiunque di imbattersi nel famoso hashtag: #MeToo. Reso celebre negli Stati Uniti d’America dall’attrice Alyssa Milano, ma apparso per la prima volta nel 2006 sul MySpace di Tarana Burke, il movimento di denuncia contro gli abusi sessuali è ormai permeato in tutte le società occidentali diventando portabandiera di una moderna rivoluzione sociale.

Mentre continua la sua opera nell’industria cinematografica più grande del mondo, #MeToo è ora pronto a dare voce anche alle donne, e agli uomini, vittime di violenze nell’entertainment coreano.

#MeToo arriva anche i Corea

In Corea del Sud, dove la misoginia è raramente vista come un problema sociale e gli abusi psico-fisici vengono spesso messi a tacere dall’industria, coprendoli con dichiarazioni di relazioni sentimentali, il movimento promette una seconda rivoluzione.

Ora l’entertainment trema all’aumentare delle denunce. Sui social si cerca di “indovinare” quale sarà il nuovo nome ad uscire dalla bocca delle vittime, in un terrificante “Indovina Chi?”, e accade anche che si compiano i primi gesti per sfuggire alle conseguenze legali delle proprie azioni.

Solo ieri mattina, il famoso sito coreano di ricerca e news, Naver, ha rilasciato la notizia del suicidio del noto attore Jo Minki, trovato impiccato in un parcheggio sotterraneo a Seoul. É stata una delle prime celebrità a venir denunciata per molestie ed abusi su rookies ( novizi dell’industria dell’intrattenimento coreano ).

In seguito alla notizia della sua morte gli utenti di Twitter si sono stretti intorno alle vittime delle sue molestie e due hashtag sono rapidamente entrati nelle tendenze mondiali: “피해자들” – “Vittime”, voci di chi ha voluto dimostrare la propria solidarietà e vicinanza a chi ora non riceverà giustizia e “#죽는다고_성범죄가_사라지진_않는다” – un messaggio forte al gesto di Jo Minki e a chi potrebbe emularlo per sfuggire alla condanna terrena: “anche morendo non cancellerai i tuoi crimini sessuali”.

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