Exit poll elezioni Germania, Merkel vittoria a metà, successo AfD
Pochi minuti fa alle ore 18 in Germania si sono chiuse le urne per l’elezione del nuovo Bundestag e del nuovo cancelliere federale. La giornata di voto si è svolta senza particolari tensioni o eventi rilevanti.
Tutti i leader si sono recati alle urne in prima mattinata, il primo è stato Cem Ozdemir, leader dei verdi. Hanno seguito Martin Schulz e Angela Merkel che ha votato nella tarda mattinata presso il suo seggio.
Elezioni in Germania, i primi exit poll
Pochi minuti dopo la chiusura delle urne sono stati pubblicati i primi exit poll, mentre i risultati definitivi dovrebbero arrivare in serata. Secondo i sondaggisti la CDU risulta vincitrice ma in grave emorragia di consensi, secondo il Berliner Morgenpost sarebbe a quota 33% di consensi, altre fonti attestano il risultato del partito a quota 30%.
SPD anche in caduta libera, in oltre centocinquanta anni di storia il partito social-democratico ottiene il suo peggior risultato. Il partito di Schulz si attesta al 20% dei consensi. Boom per l’AfD, al quale quartier generale sono già iniziati i festeggiamenti.
Il partito di estrema destra si attesta sul 14% dei consensi, sarà quasi sicuramente il terzo partito tedesco. I liberali dell’FDP ottengono l’11% dei consensi, verdi al 10%, sinistra di Linke ultima al 9%.
Elezioni in Germania, il discorso della vittoria e della sconfitta
Dopo la divulgazione degli exit-poll, la folla festante ha accolto i leader dell’AfD sul palco. Hanno invitato i manifestanti a festeggiare per il risultato storico, ma che l’impegno elettorale preso inizierà già da domani.
Il leader della destra Gauland ricorda la bellezza del cielo di Berlino come buon presagio per questo mandato che si annuncia lungo. Altra aria si respira al quartier generale dell’SPD dove già si ammette la sconfitta. Il partito social democratico, però, beneficerà di numerosi benefit dovuti al suo status di prima forza di opposizione.
Ultimo dato sull’affluenza, che risulta generalmente positiva, è aumentata di 3 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2013 con picchi nelle grandi città come Monaco e Berlino.