Lavoro

Pulizia professionale dei pavimenti: quali sono le attrezzature di cui dotarsi

Sappiamo alla perfezione come la pulizia di determinati ambienti non sia affatto facile da portare a termine. Spesso e volentieri, il pavimento è l’area in cui è più facile notare dei cumuli di polvere piuttosto che di sporco in generale.

Per fare in modo che il pavimento sia sempre pulito, come si legge sull’articolo di Lettoquotidiano, ci sono diverse attrezzature e prodotti che si possono sfruttare, a maggior ragione di carattere professionale, che possono garantire degli ottimi risultati. In primis nei confronti della distruzione degli agenti patogeni, ma anche rispetto all’attività battericida e germicida. Come si può facilmente intuire, però, è necessario dotarsi di attrezzature per pulizia professionale di qualità, in grado di garantire delle performance adeguate al tipo di ambiente che si ha la necessità di pulire.

La scelta delle scope

Quando si pensa all’attrezzatura professionale per effettuare delle pulizie, non si fa riferimento unicamente ai detergenti. Ad esempio, per la pulizia di un pavimento, è fondamentale provvedere all’eliminazione di tutta la polvere, così come dello sporco visibile. Si tratta del primo e indispensabile passaggio, per cui diventa fondamentale dotarsi di apposite ed efficienti scope.

Il tipo di scopa più adatto alle proprie esigenze dipende da un gran numero di fattori. In primo luogo, può essere necessario uno o l’altro modello in relazione al tipo di sporco che si ha la necessità di pulire, così come la tipologia di pavimento con cui si ha a che fare.

Tra i vari fattori che possono incidere sulla scelta delle scope troviamo indubbiamente le setole, che possono essere dure oppure morbide. Nel primo caso, è chiaro che si tratta di setole in grado di rimuovere anche lo sporco più resistente, mentre quelle morbide sono in grado di togliere la polvere più fine. Come si può facilmente intuire, la scelta varia anche in base al tipo di ambiente che si ha la necessità di pulire.

La scopa per ambienti esterni, nella maggior parte dei casi presenta un livello di durezza maggiore e il suo impiego non è suggerito su quelle superfici che sono particolarmente delicate. La scopa in saggina, con il classico manico in legno, è invece la soluzione ideale per la pulizia di tutte quelle superfici particolarmente grezze e ruvide.

La scelta dello spazzolone

Nel momento in cui si è riusciti a eliminare lo sporco più visibile, ecco che si può cominciare a lavare il pavimento. I sistemi da sfruttare sono, in sostanza, due, ovvero il mop oppure lo spazzolone insieme ad un panno.

Diamo uno sguardo alla principale differenza. In primo luogo, il mop fa rimanere la superficie un po’ più bagnata, mentre lo spazzolone riesce ad asciugarsi molto più in fretta, evitando che rimangano aloni o segni. Per tutti quei pavimenti che sono realizzati in marmo piuttosto che per il parquet, la soluzione ideale è lo spazzolone. Invece, per quei pavimenti dotati di superficie in gres oppure per pavimenti davvero molto resistenti, allora il mop è la soluzione più adeguata.

In base al tipo di pavimento che bisogna pulire, come si può facilmente intuire, troviamo varie tipologie di mop. Ci sono i mop a vite, che si caratterizzano per essere realizzati in differenti materiali, come ad esempio il cotone, piuttosto che la microfibra o, ancora, del materiale sintetico. I mop a vite sono la soluzione più diffusa, anche per via del fatto che si adattano a ogni tipo di superficie.

Sul mercato si possono trovare anche mop piatti oppure ritorti. Nel primo caso, si tratta di un modello che necessita di bloccaggio sul telaio e, di conseguenza, deve essere avvitato al manico. Nel secondo caso, invece, non si può applicare direttamente sul manico, ma hanno bisogno di una pinza particolare e specifica.

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