Attualità

Murales contro Salvini cancellato a Baronissi (Foto)

Rimosso un murales a Baronissi: c'era la faccia di Salvini dopo due scimmie. Le foto dell'opera e tutte le polemiche.

I Graffiti, i murales i writers e più in generale la Street Art genera controversie e malumori da sempre. Di questi tempi un pò di più!

Dopo  gli striscioni dai balconi esposti  da liberi cittadini contrari al “modus operandi” di questo governo e in particolar modo del vice presidente del consiglio, nonchè ministro degli interni Matteo Salvini, oggi è giunto il momento di prendersela con i graffiti.

Eppure c’è da dire che proprio le istituzioni e la politica recentemente hanno festeggiato il murale più alto del mondo: quello di Jorit, per intenderci, fatto su un grattacielo del Centro Direzionale di Napoli. Inoltre, c’è da dire che lungimiranti amministratori locali plaudono alle iniziative dei Street Artist sottoscrivendo dei veri  propri protocolli d’intesa con i Writers mettendo loro a disposizione intere aree libere dove dar sfogo alla creatività.

Addirittura in molte città d’Europa ed ora anche in qualche città italiana esistono dei veri e propri tour turistici per vedere murate dipinte da artisti famosi. Evidentemente, però, ciò non basta, al punto che un disegno su di un muro viene cancellato dalle autorità preposte.

Questa breve premessa per raccontarvi la storia di un Murales rimosso repentinamente e senza preavviso dal solerte sindaco di Baronissi, dr. Gianfranco Valiante il giorno dopo la fine di OVERLINE JAM, una manifestazione di graffiti e cultura urbana che si svolge ogni anno a Baronissi, in provincia di Salerno ed è una delle jam Hip Hop più famose d’Italia. 

murales-baronissi

Veramente il sindaco, nella sua veste istituzionale, il preavviso lo ha dato a chi si è indignato per un’ opera che raffigura l’evoluzione della specie umana con Salvini ultimo “evoluto” di due scimpanzé con sopra scritto “49 milioni di anni fa”.

L’indignato di turno è in questo caso, niente popò di meno che il magnifico ex rettore dell’Univeristà degli Studi di Fisciano, candidato alle scorse Europee (e questo è bene dirlo), nella Lista ‘Lega di Matteo Salvini’.

“La lesa maestà”  si concretizza in un post comparso su Facebook: Tomassetti mette la foto dell’opera ingiuriosa scrivendo: “Vi sembra normale che a Baronissi un sindaco piddino autorizzi un murales di questo tipo contro un Ministro della Repubblica?#èsemprecolpadisalvini

Prontamente risponde il sindaco di Baronissi: “Leggo ora, da un post, di un murales – di cui non conoscevo l’esistenza – spuntato su una murata del Parco della Rinascita e realizzato da un writer non ufficialmente invitato dall’associazione organizzatrice di Overline, la manifestazione internazionale di street art che ospitiamo ogni anno a Baronissi. Riporta un’immagine offensiva del Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ne ho disposto l’immediata rimozione. Pur rispettando il diritto alla satira e alla creatività, tale atteggiamento non rientra nello stile del sottoscritto né in quello dell’Amministrazione che mi onoro di guidare. Spero si plachino le strumentali polemiche politiche che nulla hanno a che fare con l’arte, con Overline e con la nostra amministrazione comunale, democratica e rispettosa delle istituzioni. Sulla stessa murata del disegno “incriminato”, un artista nostro concittadino ha realizzato un murales dedicato all’integrazione che vede disegnata un’immigrata ospite a Baronissi con il progetto Sprar. Preferiamo parlare di queste esperienze di integrazione e accoglienza. Chiedo scusa per l’inconveniente – lo farò anche con uno scritto privato – al Ministro Salvini a cui però non manca l’ironia”.

La risposta degli organizzatori della manifestazione internazionale OVERLINE JAM non si fa attendere: “L’associazione Overline, organizzatrice della rassegna internazionale Overline jam, innanzitutto precisa che nessun amministratore ha autorizzato la realizzazione del murales “49 milioni di anni fa”. Per cultura non siamo abituati a controllare preventivamente i bozzetti degli artisti che partecipano alla nostra jam perché riteniamo che ogni forma d’arte – e quindi anche la satira – debba essere espressa liberamente e non possa essere censurata. Non c’è nulla di offensivo, né di scandaloso, si chiama semplicemente satira e non condividiamo assolutamente la scelta del Comune di coprire l’opera.
Da un uomo delle istituzioni come l’ex rettore Aurelio Tommasetti ci saremmo aspettati più un plauso per quanto costruito in 13 anni da un gruppo di ragazzi piuttosto che una sterile polemica politica nella quale preferiamo non entrare. Condanniamo con forza, invece, i commenti razzisti che sono comparsi sotto il post dell’ ex rettore e dai quali, speriamo, prenderà le distanze con la stessa convinzione.
Noi continueremo a lavorare per salvaguardare i sani valori che da 13 anni portiamo avanti e dai quali chi fa politica – o ha l’ambizione di farla -, dovrebbe imparare molto”.

 

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