Attualità

Angelus Papa Francesco oggi 2 settembre: “Rischio catastrofe umanitaria in Siria”

È sempre una grande emozione veder scostare la tenda del balcone del palazzo apostolico in Piazza San Pietro e vedere uscire Papa Francesco per celebrare l’Angelus. Alle 12:00 di stamane infatti il consueto appuntamento domenicale ha radunato a se molti pellegrini per pregare la preghiera mariana insieme al Santo Padre. Al termine dell’Angelus, Papa Francesco ha lanciato un appello in quanto sembra che in Siria stia covando un male che potrebbe pian piano portare ad una catastrofe umanitaria.

L’amore di Dio e l’amore del Prossimo

Il Vangelo di oggi, ha visto la lettura del brano di Marco riguardante un tema fondamentale per i cristiani, ossia l’autenticità dell’ obbedienza alla Parola di Dio, contro ogni contaminazione mondana o formalismo legalistico. Si tratta di un brano nel quale, spiega Papa Francesco: “Gesù infatti vuole scuotere gli scribi e i farisei dall’errore in cui sono caduti, cioè quello di stravolgere la volontà di Dio trascurando i suoi comandamenti per osservare le tradizioni umane”. La parabola raccontata è infatti quella che si apre con l’obiezione che gli scribi e i farisei rivolgono a Gesù, accusando i suoi discepoli di non seguire i precetti rituali secondo le tradizioni. In questo modo, gli interlocutori intendevano colpire l’attendibilità e l’autorevolezza di Gesù come Maestro.

Una soluzione

Il vero centro dell’esperienza di fede risulta essere dunque l’amore di Dio e amare quest’ultimo vuol dire anche amare i fratelli e quindi il prossimo. La soluzione secondo Papa Francesco è una: “Facciamo un esame di coscienza per vedere come accogliamo la Parola di Dio. Alla domenica la ascoltiamo nella Messa. Se la ascoltiamo in modo distratto o superficiale, essa non ci servirà molto. Dobbiamo, invece, accogliere la Parola con mente e cuore aperti, come un terreno buono, in modo che sia assimilata e porti frutto nella vita concreta. Così la Parola stessa ci purifica il cuore e le azioni e il nostro rapporto con Dio e con gli altri viene liberato dall’ipocrisia”.

Venti di guerra

Al termine dell’angelus, Papa Francesco abbastanza preoccupato, ha lanciato un appello in merito a quanto sta succedendo in Siria: “Spirano ancora venti di guerra e giungono notizie inquietanti sui rischi di una possibile catastrofe umanitaria in Siria, nella Provincia di Idlib. Rinnovo il mio accorato appello alla Comunità internazionale e a tutti gli attori coinvolti ad avvalersi degli strumenti della diplomazia, del dialogo e dei negoziati, nel rispetto del Diritto umanitario internazionale e per salvaguardare le vite dei civili”. L’ultima volta, Papa Francesco intervenne cinque anni fa per scongiurare un altro pericolo sempre in Siria, in quel periodo vi era l’amministrazione Obama.

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