Attualità

L’uragano Harvey perde potenza ma provoca due morti

USA,Texas. L’uragano Harvey, dopo il suo passaggio è stato declassato nuovamente al grado di tempesta tropicale. Dopo essersi abbattuto al suolo con incredibile violenza, sradicando alberi e tetti di abitazioni è passato dalla categoria 4 a 1. Ma, nel suo percorso ha purtroppo fatto almeno due vittime, stando alle prime fonti ufficiali.

Il primo bilancio del passaggio di Harvey sugli Stati Uniti

Una persona è morta nell’incendio di una casa a Rockport, Texas dove già i danni erano stati ingenti mentre una seconda vittima, una donna ha perso la vita a Houston. L’attenzione adesso è focalizzata sulle piogge di ampia portata in arrivo, questo stando alle informazioni dell’ultimo bollettino del National Hurricane Center. Piogge destinate a provocare, a detta degli esperti “inondazioni catastrofiche e potenzialmente mortali“.

Il presidente americano Donald Trump, che sta seguendo con il proprio entourage l’evolversi dell’evento meteorologico sin dai suoi esordi, ieri in audioconferenza ha avuto modo di consultarsi con altri membri della sua amministrazione; non è mancato il dialogo anche con il vice presidente Mike Pence. E dalla Casa Bianca, in un comunicato si legge “Il presidente ha sottolineato l’auspicio che tutti i dipartimenti e le agenzie rimangano pienamente impegnati nel sostenere la sua massima priorità, quella di salvare vite“.

La devastazione dell’uragano Harvey ad Aransas, Texas. (Twitter)

La dinamica, in continua evoluzione, degli uragani

I media locali riferiscono che dal suo sopraggiungere imperioso sulle coste texane l’uragano Harvey, il più devastante abbattutosi sugli States dal 2005, abbia provocato, oltre a numerosi black-out, decine di feriti e già due vittime.  Di ora in ora avrebbe poi perso d’intensità: dopo essersi irto fino alla soglia della categoria 4, sarebbe passato a 3 per giungere infine a 1. L’importante precipitazione temporalesca, che è tornata ad assumere i contorni di una tempesta tropicale, ha continuato a sviluppare venti fino a 100 km/h ; ad ogni modo però l’intensità dei venti, ora come ora resta solo uno dei tratti salienti dell’uragano Harvey, per il quale la preoccupazione maggiore torna ad essere il rischio esondazioni e allagamenti.

Harvey, lo ricordiamo si è abbattuto sulla costa di Copano Bay  e Corpus Christi, un centro industriale popolato da circa 350 mila anime che ora ha assunto i contorni di una città fantasma; si contano decine di feriti per i crolli provocati dal suo passaggio, di cui almeno uno in condizioni molto gravi; tutti sono stati trasportati presso un ospedale d’emergenza. Sarebbero almeno 211.000 le persone, le case e gli esercizi commerciali rimasti senza luce. E nella Contea di Aransas, Texas la CGTN (la China Global Television Network) segnala che sarebbero al momento almeno 40 i dispersi.

I Social, “live reportage” del disastro

E dai canali Social continuano, sotto l’hashtag #HurricaneHarvey  a giungere filmati, foto e testimonianze, in tempo reale della devastazione provocata dall’uragano. A Houston e Rockport attestati al momento i danni più importanti; gli esercizi commerciali, preventivamente chiusi e posti in sicurezza rischiano ora di venir inondati dalle acque che ormai serpeggiano in città come un fiume; benché si fosse parlato inizialmente di dighe preposte a “drenare” le piogge previste nei giorni immediatamente successivi all’abbattersi di Harvey sulla costa, è lampante notare come questo stia al momento apportando ben pochi benefici agli abitanti della zona.

E ora è dunque allarme allagamenti: le previsioni meteo annunciano anche oltre 60 centimetri di pioggia;  atteso inoltre un aumento del livello del mare, che è destinato a raggiungere i quasi quattro metri in alcuni punti delle coste del Texas. Previste ripercussioni in una vastissima area costiera che va dal Messico alla Louisiana e che flagellerà soprattutto la costa centrale del Texas. Le precipitazioni teporalesche dovrebbero proseguire per la prossima settimana.

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