Attualità

Vercelli, a Scuola finta Circolare Razzista: si oppongono tutti

Oggi è la Giornata europea dei Giusti, questa data cade il 6 marzo in ricordo della morte di Moshe Bejski, magistrato israeliano (1921-2007) che dedicò una vita alla difesa attiva dei perseguitati contro i totalitarismi e i genocidi. La scuola in questione di Vercelli, che da sempre a partire dalla materna in poi cerca di insegnare ai suoi alunni l’importanza della tolleranza e il disprezzo verso ogni forma di discriminazione e razzismo, qualche giorno fa ha voluto fare un “esperimento”.

La proposta esperimento

La proposta, letta in classe sotto forma di vera circolare, informava gli studenti che i ragazzi di provenienza straniera o con almeno un genitore non italiano, sarebbero stati separati dai loro compagni ed amici, in una classe destinata solo agli stranieri. In più a fine anno avrebbero dovuto sostenere due esami in più: cultura italiana e lingua italiana. Sebbene c’è da sottolineare che i genitori erano stati informati di questa sorta di “test” e avevano tutti quanti aderito, le reazioni dei ragazzi sono state sorprendenti in positivo. La scuola si ritiene soddisfatta del comportamento dei proprio alunni, affermando che dimostra che il loro tipo di insegnamento volto alla tolleranza e rispetto, ha portato i suoi frutti.

La reazione dei ragazzi

L’esperimento era rivolto a cinque classi della terza media e la circolare riprendeva in una certa forma le leggi razziali del 1938, per far comprendere a pieno ai ragazzi l’orrore dell’epoca. Gli alunni si sono ribellati, hanno preso da parte i loro compagni stranieri per difenderli e non farli andare da nessuna parte, hanno detto che se fossero stati messi in un’altra classe, loro li avrebbero seguiti, hanno cercato di telefonare alla preside (a casa malata), cercato di chiamare altre scuole per capire se nei loro istituti stesse succedendo la stessa cosa. Tutti i giovani studenti si sono esposti in prima linea, per impedire l’applicazione della circolare.

Oggi l’esito della simulazione nella Giornata europea dei Giusti

Il progetto della simulazione è stato ideato dalle Professoresse Patrizia Pomati e Carolina Vergerio. Le stesse e l’intero istituto si ritengono soddisfatte dei risultati, ovvero della forte resistenza dimostrata dai ragazzi. Gli alunni poi hanno raccontato le sensazioni provate su post.it. Oggi, nella Giornata europea dei Giusti le classi si sono riunite per piantare due alberi nel giardino della scuola in ricordo di due vittime della repressione e discriminazione, che hanno perso le vite per difendere i loro ideali e l’idea di tolleranza e rispetto: Un albero era dedicato a Faraaz Hussein, studente di economia, morto tragicamente nel luglio 2016, ragazzo musulmano che morì per mano dell’Isis a Dacca, per non abbandonare le sue due amiche. L’altro albero è in memoria di Janusz Korczak, era uno scrittore e pedagogo polacco, che si occupava di bambini in un orfanotrofio e si impegnò sempre per la loro cura e difesa. Perse la vita il 5 agosto 1942, lui e tutti i bambini dell’orfanotrofio ebraico che gestiva, furono deportati.

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