Erika Stefani è il neo ministro che sarà incaricata, dal Presidente del Consiglio dei Ministri Conte, di gestire il ministero per gli affari regionali. Stefani, avvocatessa quarantasettenne eletta senatrice, è al suo secondo mandato istituzionale. Single, avvocato e leghista pura, il neo ministro sarà chiamato a guidare un dicastero su cui la Lega, e Matteo Salvini anche, puntano molto, dal momento che nel programma leghista l’autonomia delle Regioni è un punto chiave e il nuovo esecutivo porterà avanti quella lombarda, veneta ed emiliana.
Nata nel 1971 a Vicenza, Stefani risiede a Trissino, un comune nel vicentino. Laureatasi a pieni voti in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Padova, ha iniziato la sua carriera politica nel 1999 quando, attraverso una lista civica, diventa Consigliera comunale presso il suo paese di residenza. Per lo stesso comune è stata anche assessore all’urbanistica nel 2009.
Nel 2013 avviene il grande salto: eletta per la prima volta al Senato, con Tosi segretario regionale della Lega in Veneto, è entrata a far parte della giunta per le elezioni e le immunità parlamentari. È anche membro della II Commissione permanente di giustizia, Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza, Commissione parlamentare per i diritti dei bambini sull’infanzia e sull’adolescenza e infine è membro anche della Commissione di inchiesta sul rapimento e sull’assassinio di Aldo Moro.
