Migranti, UE boccia i ricorsi contro le ricollocazioni
Potrebbe essere una bella notizia o forse una beffa per l’Italia la notizia che arriva dal Lussemburgo: infatti, la Corte di giustizia UE ha respinto i ricorsi presentati da Slovacchia e Ungheria contro le ricollocazioni di parte dei tantissimi migranti sbarcati negli ultimi anni in Italia e Grecia tra tutti i Paesi dell’Unione Europea. Potrebbe essere questa una svolta nel braccio di ferro tra Europa e Italia sulla questione migranti, ma non sarà facile mettere in atto questo provvedimento.
Bocciati i ricorsi contro le ricollocazioni
Erano state Ungheria e Slovenia a ricorrere alla Corte di giustizia UE per bloccare la ricollocazione sul proprio territorio nazionale di migranti sbarcati nei Paesi del Mediterraneo, in particolar modo Italia e Grecia. Nelle motivazioni si legge che “il meccanismo contribuisce effettivamente e in modo proporzionato a far sì che la Grecia e l’Italia possano far fronte alle conseguenze della crisi migratoria del 2015” e, pertanto, è corrispondente ai valori di solidarietà tra Stati sui quali dovrebbe basarsi l’intera esistenza dell’UE. Si attendono a questo punto le reazioni dei Paesi promotori di questo ricorso perché, si sa, su questo tema l’Europa non è mai stata forte nell’imporre una linea comune, lasciando la scelta di aprire o meno le frontiere ai singoli Stati.
Cosa cambia sulla questione migranti?
In teoria questa potrebbe essere una svolta nella risoluzione della difficile questione dei migranti: infatti, questa sentenza potrebbe definitivamente dare il via a quel piano di ricollocazioni che mai realmente è stato applicato. Certo non sarà facile convincere i Paesi contrari all’accoglienza ad aprire parzialmente le frontiere per accogliere un numero proporzionato di migranti, ma, certamente, almeno a livello giuridico, la decisione presa quest’oggi dalla Corte di giustizia UE rappresenta una buona arma nelle mani dell’Italia in questa battaglia per non essere lasciata sola a far fronte a questi epocali flussi migratori.