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Caso Emanuela Orlandi, la famiglia: “aprite quella tomba”, il Vaticano risponde

Una nuova svolta sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi ? A fornire nuove informazioni in merito a questo misterioso caso è il Corriere della Sera secondo il quale, la famiglia ha invitato il Vaticano ad aprire una tomba all’interno di un cimitero vaticano. La risposta di quest’ultimo non si è fatta attendere ed è stata positiva secondo quanto affermato dal direttore ad interim della Sala Stampa Vaticana, Alessandro Gisotti.

“Aprite quella tomba…”

Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi, la scorsa estate ha ricevuto una lettera nella quale vi era riportata la seguente frase: “Cercate dove indica l’angelo”. La frase fa riferimento ad una tomba posta all’interno del cimitero teutonico in Vaticano e dove, a detta anche di molte persone che begli anni sono andati a piangervi sopra, sono sepolti i resti di Emanuela Orlandi. Sulla lapide posta sopra la tomba vi è riportata la scritta “Requiescat in pacem” ossia “Risposa in pace”, così la legale ha avviato le indagini difensive e dopo vari sopralluoghi è stato scoperto che la tomba, nel corso degli anni è stata aperta più volte.

L’istanza della legale Orlandi

Il 25 febbraio scorso intanto, la legale della famiglia Orlandi, ha depositato un’istanza all’interno della quale dichiara che: “Alcune fonti riferiscono che più persone da anni sono solite deporre i fiori in segno di pietà nei confronti dell’Orlandi che lì sarebbe seppellita. Per fugare ogni dubbio sul contenuto, si ritiene opportuno una ricerca negli archivi di ogni documento relativo a tale loculo per individuare chi vi risulti essere stato sepolto. In ogni caso si chiede l’apertura della tomba alla presenza della sottoscritta di un rappresentante della famiglia Orlandi e del nostro consulente tecnico, il dottor Giorgio Portera, affinché possa partecipare alle operazioni con tutte le garanzie necessarie vista la gravità del caso”.

La risposta della Santa Sede

Passano gli anni e il mistero sembra infittirsi sempre di più e intanto il Vaticano dal canto suo si è

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Alessandro Gisotti

mostrato collaborativo al fine di risolvere il caso e dare una speranza alla famiglia Orlandi. Sempre il Corriere della Sera riporta le parole di Alessandro Gisotti, direttore ad interim della Sala Stampa Vaticana, il quale fa sapere che: “Posso confermare che la lettera della famiglia di Emanuela Orlandi è stata ricevuta dal cardinale Pietro Parolin e che verranno ora studiate le richieste rivolte nella lettera”.

C’è dunque un nuovo spiraglio di luce ? Questo lo dirà il tempo, ma è pur vero che tali informazioni e soffiate in merito al caso Orlandi si sono poi rivelate quasi del tutto infondate, andando così ad infittire ancora di più il mistero.

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