Cinema

Il sole sulla pelle: film sul disastro ferroviario di Viareggio

Il 29 giugno 2009, poco prima di mezzanotte, un treno merci attraversa la stazione di Viareggio e il centro cittadino. Deraglia appena fuori la stazione. Nel fuoriuscire dai binari un vagone carico di gpl urta contro la leva dello scambio-binari e si squarcia, letteralmente. Il gas fuoriesce, invade le strade vicine alla ferrovia e presto si incendia ed esplode. Via Ponchielli e via Porta Pietrasanta diventano in pochi minuti un girone infernale, fra fuoco, fiamme e esplosioni. 32 sono le vittime arse vive; decine le famiglie rimaste senza casa o senza lavoro perché bruciano, oltre alle abitazioni, anche botteghe e officine. Centinaia anche gli sfollati che abbandonano la zona che deve essere bonificata e messa in sicurezza.

Il cortometraggio documentario “Il sole sulla pelle” racconta quei tragici momenti di inferno sulla Terra, ma non solo. Racconta soprattutto la storia di chi è sopravvissuto, che ha visto morire familiari, amici, vicini di casa; il calvario di chi scampato al disastro, porta ancora i segni sulla pelle,  ustionata sul tutto il corpo, tanto da doversi difendere dal sole sulla pelle, appunto. Il film documentario racconta della battaglia legale che ancora oggi combattono i sopravvissuti, i familiari delle vittime e Viareggio tutta per ottenere verità e giustizia.

“Il Sole sulla pelle” scritto e diretto da Massimo Bondielli, ha partecipato a diverse rassegne cinematografiche e vinto alcuni riconoscimenti. Il 28 aprile attraverserà l’oceano e approderà a New York, al Global Short Film Awards, prestigioso premio cinematografico internazionale dedicato ai corti. E’ l’unica opera italiana fra gli 11 finalisti della rassegna.

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