Pneumatici Formula 1, in arrivo novità?
Il mondiale 2018 di Formula 1 è ormai agli sgoccioli, con l’ennesimo trionfo di Lewis Hamilton che rimanda ancora di un anno il ritorno alla vittoria della Ferrari, ma l’attenzione ora si sposta sul versante tecnico: al termine della prossima stagione, infatti, scade il contratto che lega la Federazione alla Pirelli e, quindi, possono esserci novità sul versante pneumatici.
Hankook tenta lo sbarco in F1
Lo scorso 31 agosto sono infatti scaduti i termini per presentare la propria candidatura per la fornitura quadriennale dei mondiali di Formula 1 per le stagioni dal 2020 al 2023, e oltre alla Pirelli, che detiene il ruolo dal 2011, ha destato scalpore l’intenzione di Hankook di fare il suo ingresso nel circus. Il produttore coreano, che si sta facendo apprezzare anche nel Vecchio Continente con pneumatici di alte prestazioni, venduti anche online su www.euroimportpneumatici.com, ha deciso di puntare ancora più in alto e di proporsi per le corse motoristiche più famose del mondo.
Due domande sul tavolo di Liberty Media
Al momento non ci sono stati ancora commenti ufficiali da parte dell’ufficio stampa del quartier generale di Seoul, ma in questi anni Hankook ha accumulato molta esperienza e acquisito positiva reputazione in altri sport motoristici, e in particolare in categorie come DTM e Formula 3, nel quale riveste il ruolo di fornitore unico. È stata invece Liberty Media a ufficializzare la presenza di due potenziali fornitori di pneumatici, con cui l’organizzazione è già in trattative commerciali.
Michelin ha abbandonato
Nei mesi passati era ventilata anche un’altra ipotesi, ovvero la candidatura di Michelin, pronta al ritorno in F1, ma l’azienda francese ha poi deciso di non dar seguito alle voci a causa delle novità al regolamento della Formula 1 che entreranno in vigore a partire dal 2021 (ovvero, il secondo anno della fornitura in questione). In pratica, l’anno prossimo e quello successivo sulle monoposto saranno ancora montate le attuali gomme da 13 pollici, mentre dal 2021 le cose cambieranno di molto.
Le nuove regole sugli pneumatici di Formula 1
Le vetture impegnate nel Mondiale saranno attrezzate con nuove gomme, decisamente più grandi, con cerchi da 18 pollici (più simili alle misure delle auto da strada): per la precisione, il diametro degli pneumatici da Formula 1 passerà dagli attuali 670 a 700-720 millimetri, e gli anteriori subiranno anche una variazione dello spessore del battistrada, da 305 a 270 millimetri. Questo significa che la Casa costruttrice dovrà realizzare un tipo di pneumatico valido per una sola stagione, la 2020, e poi concentrarsi sullo sviluppo di un modello completamente differente: una situazione che ha convinto Michelin ad abbandonare la candidatura, ma che non ha scoraggiato Pirelli e appunto Hankook.
Ecclestone tifa per la Pirelli
In verità, la società coreana deve ora vincere un’altra battaglia, quella della “fama”: qualche giorno fa la P lunga ha infatti ricevuto un importante endorsement da parte di Bernie Ecclestone, presidente onorario della Formula 1, che ha apertamente confessato di augurarsi la conferma dell’accordo con l’azienda italiana: “Pirelli dovrebbe restare, c’è voluto molto tempo per raggiungere il livello dove si trova ora. I primi tre anni sono stati molto difficili per loro. Chiunque decida di entrare dopo di loro, avrà le stesse difficoltà, quindi penso che per la Formula 1 sarà meglio se Pirelli continui, personalmente spero che lo facciano”, ha detto l’ex “capo” del Circus.
Gli scenari possibili
Ora comunque l’ultima parola spetta alla FIA, che dovrà prendere una decisione: al momento, gli scenari ipotizzabili sono due, ovvero la scelta di un solo fornitore (e quindi la bocciatura per Hankook o l’uscita di scena da parte di Pirelli) oppure un regime di concorrenza tra le gomme coreane e quelle “italiane”. Una situazione che si era già vissuta negli anni passati con la battaglia tra Bridgestone e Michelin, che da un lato offre altri spunti di differenziazione tra le performance delle vetture ma che, dall’altra parte, può dar vita a effetti negativi, come nel famigerato Gran Premio degli Stati Uniti del 2005 (quando le monoposto gommate Michelin non presero parte alla gara per problemi legati alla sicurezza).