Cronaca

Accadde Oggi 3 marzo: Nel 1944 il disastro del treno 8017

Il 3 marzo del 1944 a Balvano, avvenne il più grave incidente ferroviario d’Italia che costò la vita a circa 500 persone. Ancora oggi il numero delle vittime è incerto, come restano incerte le vere cause dell’incidente.

L’incidente

La notte tra il 2 e il 3 marzo, il treno 8017 si inoltrò nella galleria delle Armi– situata tra le stazioni di Balvano-Ricigliano e Bella-Muro (la linea Battipaglia-Potenza). Nella galleria, lunga 1692 metri, il treno avrebbe dovuto transitare in venti minuti, ma una volta entrato, non ne uscì più. In quell’arco di tempo, le persone morirono avvelenate dalle esalazioni delle locomotive a vapore.
L’anno in cui avvenne l’incidente era quello della Seconda Guerra Mondiale: tra i passeggeri erano presenti clandestini, militari e ferrovieri per un totale di 500 vittime (numero approssimativo) e pochi sopravvissuti che hanno riscontrato danni psichici.
Intorno a quell’evento gira la certezza del disastro e l’incertezza delle cause; nessuno a quell’epoca seppe rispondere al quesito che richiamava la causa dell’incidente. Molte le ipotesi: scarsità di vento necessario per la ventilazione della galleria, binari scivolosi, carbone di scarsa qualità ed errata composizione tipica dei convogli (due locomotive in testa e non una in testa e una in coda). Ad aggravare la situazione ci fu il peso eccessivo del treno, superava infatti le 600 tonnellate.
Sulla linea del terribile incidente, venne impedito il passaggio delle locomotive a vapore solo nel 1959, 15 anni dopo.

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Isabella Bellitto

"Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso" (Albert Einstein). Ha studiato Festival Manager presso la Giffoni Academy. Appassionata di libri, cinema, arte e musica. Sognatrice ma realista, scrive per la sua sete di curiosità.
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