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Puglia Zona Rossa: quando si decide e cosa cambia

Venerdì la Puglia potrebbe entrare in zona rossa a causa delle sofferenze del sistema sanitario. Ecco cosa sta succedendo.

La Puglia molto probabilmente entrerà a far parte delle Regioni zona rossa. La decisione potrebbe arrivare al massimo venerdì e dovrebbe essere giustificata dalle difficoltà degli ospedali a gestire le emergenze.

Dopo l’entrata della Campania in zona rossa della scorsa settimana, anche la Puglia potrebbe seguire la stessa strada: infatti, la tenuta della sanità regionale sembra molto a rischio e il provvedimento di chiusura potrebbe arrivare a breve. A pesare sulla decisione, probabilmente, oltre all’andamento dell’epidemia, sarà anche la risposta che gli ospedali pugliesi in questa stanno dimostrando di essere in grado di mettere in atto. L’allarme per la tenuta del sistema arriva direttamente dall’assessore regionale alla Sanità Lopalco che ha chiaramente parlato di ”operatori sanitari stanchi e stressati” mentre dal mondo della rappresentanza sindacale ospedaliera arriva un appello accorato per fare in modo di ridurre la pressione sugli ospedali..

Quando si decide sulla Puglia zona rossa?

La decisione sul possibile inserimento della Puglia in zona rossa potrebbe essere presa venerdì quando la cabina di regia nazionale analizzerà i dati settimanali e li valuterà alla luce dei ventuno parametri presi che si è deciso di prendere in considerazione. In realtà la decisione sulla Puglia zona rossa potrebbe essere anticipata anche da Emiliano che, come tutti i presidenti di Regione, ha la facoltà sul proprio territorio di inasprire le misure restrittive stabilite a livello nazionale.

Cosa cambia in zona rossa?

Le Regioni zona rossa sono quelle in cui si applicano le restrizioni più severe che dovrebbero dar vita a una sorta di lockdown totale. In realtà quello vissuto nell’attuali zone rosse è un lockdown molto più annacquato rispetto a quello vissuto a marzo: infatti, in Puglia come nelle altre Regioni inserite nella massima fascia di rischio resteranno aperte molte attività non di primissima necessità come barbieri, rivenditori di prodotti per l’igiene della persona o negozi di elettronica. I ristoranti potranno operare solo con consegne a domicilio e con vendite da asporto mentre gli spostamenti tra Comuni resteranno interdetti se non per comprovate esigenze di lavoro, salute o studio.

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Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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