Il mistero sull’avvelenamento dell’ex spia russa Sergei Skripal e della sua (presunta) figlia Yulia in una panchina a a Londra, ha fatto innalzare a mille la tensione tra Gran Bretagna e Russia. Il primo ministro britannico Theresa May ha annunciato dure sanzioni nei confronti della potenza sovietica, a partire dall’espulsione di ben 23 diplomatici russi e dal boicotaggio dei Mondiali di Russia del 2018, che non vedranno la partecipazione della Famiglia Reale. Mosca, dal canto suo, nega ogni tipo di coinvolgimento.
Chi è Sergei Skripal?
Skripal nasce in Russia il 23 giugno del 1951. Divenne agente dell’intelligence russa e, nei primi anni Novanta, venne inviato in Spagna come agente del GRU. Lì, come ricostruito dai media inglesi, venne avvicinato da un agente del MI6, i servizi segreti britannici, che gli proposero di farsi pagare dal Regno Unito per fornirgli informazioni segrete dalla Russia. Le scarse risorse finanziarie dell’Unione Sovieta post guerra fredda, con pagamenti alle spie scarsi e poco puntuali, spinsero Skirpal ad accettare la decisamente più esosa proposta del MI6 e così dal 1995 iniziò la collaborazione con le spie di Sua Maestà.
Skripal fu arrestato nel 2004 su soffiata dell’intelligence spagnola, processato e condannato in Russia per alto tradimento. Durante il processo l’accusa chiese prima la pena di morte, riducendo poi drasticamente la richiesta a 15 anni di carcere. Tenendo conto della sua collaborazione con gli investigatori, i giudici ridussero la pena a 13 anni. Il carcere per Skripal durò solo fino al 2010, quando fu coinvolto nello scambio di spie fra Russia e Stati Uniti che riportò a Mosca 10 spie fra cui Anna Chapman, allora conosciuta come Anna la Rossa, oggi showgirl nel paese sovietico. Ormai libero Skripal si stabilì in Inghilterra, dove rimase senza la protezione testimoni. La sua esistenza continuò tranquilla fino al 4 marzo scorso, quando il suo corpo e quello di colei si pensa sia sua figlia sono stati trovati su una panchina a Salisbury, vicino Londra.
Il mistero sul mandante tiene le diplomazie di mezzo mondo con il fiato sospeso.
