Arte e Cultura

Chi era Chiara Corbella Petrillo? Vita e Frasi della Beata

Chi era Chiara Corbella Petrillo? Tutto la straordinaria vita della giovane beata morta il 13 giugno del 2012 a causa di un tumore.

Chiara Corbella Petrillo: Una storia di coraggio, fede e amore nella malattia

Ogni qual volta si racconta la storia di Chiara Corbella Petrillo un senso di pace e un pizzico d’emozione attraversa tutto il corpo. Sì, perché la storia di Chiara è diversa da quelle cui solitamente si è abituati ad ascoltare. Chiara non era una suora, non ha creato nessun ordine religioso, non ha compiuto alcun miracolo visibile agli occhi umani. Chiara era semplicemente una di noi, ed è proprio questo forse che la sua storia ci coinvolge e ci emoziona. Chiara era una ragazza che aveva sogni, passioni, che aveva trovato l’amore della sua vita e con lui aveva deciso di vivere per l’eternità.

Una storia di coraggio, fede e amore nella malattia

Chiara nasce a Roma il 9 gennaio 1984. Insieme alla sorella Elisa, di due anni più grande, cresce in una famiglia che le insegna ad avvicinarsi alla fede sin da bambina. Grazie alla mamma Maria Anselma, dall’età di cinque anni Chiara frequenta una comunità del Rinnovamento nello Spirito. Qui la giovane Chiara entra in relazione confidenziale con Gesù. Un rapporto che lei coltiva con il servizio agli altri, soprattutto ai più bisognosi. Nell’estate del 2002 a Medjugorje (in Bosnia ed Erzegovina) incontra Enrico Petrillo, un ragazzo romano di ventitré anni in pellegrinaggio con la sua comunità di preghiera del Rinnovamento Carismatico. Chiara se ne innamora. Tornati a Roma i due si frequentano, si fidanzano.

Nel suo diario raccontò la sua storia d’amore con lui, un fidanzamento di sei anni in cui il Signore mise a dura prova la fede di Chiara: “Dopo 4 anni il nostro fidanzamento ha cominciato a barcollare fino a che non ci siamo lasciati. In quei momenti di sofferenza e di ribellione verso il Signore, perché ritenevo non ascoltasse le mie preghiere partecipai ad un Corso Vocazionale ad Assisi e li ritrovai la forza di credere in Lui, provai di nuovo a frequentare Enrico e cominciammo a farci seguire da un padre spirituale, ma il fidanzamento non ha funzionato fin tanto che non ho capito che il Signore non mi stava togliendo niente ma mi stava donando tutto e che solo Lui sapeva con chi io dovevo condividere la mia vita e che forse io ancora non ci avevo capito niente!”.

Chiara Corbella Petrillo: il matrimonio e la scoperta della malattia

Chiara ed Enrico si sposarono ad Assisi il 21 settembre 2008. Tornati dal viaggio di nozze, Chiara scoprì di essere incinta. Le ecografie mostrarono però una grave malformazione. Alla bambina, cui venne dato il nome di Maria Grazia Letizia, venne diagnosticata un’anencefalia. Chiara ed Enrico scelsero di portare avanti la gravidanza e la piccola, che nacque il 10 giugno 2009 ma morì dopo poco più di mezz’ora. Qualche mese dopo Chiara uscì nuovamente incinta.

A questo bambino, cui venne dato il nome di Davide Giovanni, venne però diagnosticata una grave malformazione viscerale alle pelvi con assenza degli arti inferiori. Anche lui morì poco dopo essere nato, il 24 giugno 2010. Queste prove non minarono la fede di Chiara che nel suo diario scrisse: “Nel matrimonio il Signore ha voluto donarci dei figli speciali: Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni, ma ci ha chiesto di accompagnarli soltanto fino alla nascita ci ha permesso di abbracciarli, battezzarli e consegnarli nelle mani del Padre in una serenità e una gioia sconvolgente”. 

Chiara uscì di nuovo incinta. Questa volta il bambino sta bene e viene alla luce, si chiamerà Francesco. Una settimana dopo aver scoperto di essere incinta, però Chiara si accorse di una lesione alla lingua. Col fondato sospetto che si trattasse di un tumore, il 16 marzo 2011 Chiara affrontò durante la gravidanza la prima delle due fasi di un intervento per asportare la massa sulla lingua.

Per la seconda fase, dovette aspettare che Francesco fosse nato. Quel carcinoma alla lingua che lei chiamò “drago” non placò la sua determinazione e la sua fede. Nonostante i pareri discordanti dei medici che la invitarono ad interrompere la gravidanza, lei decise di portarla avanti rimandando a dopo le cure per il carcinoma.

Per la maggior parte dei medici Francesco era solo un feto di sette mesi. E quella che doveva essere salvata ero io. Ma io non avevo nessuna intenzione di mettere a rischio la vita di Francesco per delle statistiche per niente certe che mi volevano dimostrare che dovevo far nascere mio figlio prematuro per potermi operare” scrisse.Francesco venne alla luce il 30 maggio 2011 ed il successivo 3 giugno Chiara affrontò la seconda fase dell’intervento.

Chiara Corbella Petrillo: il peggioramento della malattia e la morte

Cominciò lunghi cicli di chemio-terapia e radio-terapia ma il tumore si estese a linfonodi, polmoni, fegato e persino l’occhio destro, che Chiara coprì con una benda per limitare le difficoltà visive. Restò memorabile la foto di Chiara sorridente con la benda scattata dieci giorni dopo che scoprì l’atroce verità e cioè che da quel “mostro” non sarebbe mai guarita.

Le settimane seguenti Chiara le trascorse con il marito e con la famiglia. Giorni in cui Chiara si preparò all’incontro con quel suo Amico che aveva conosciuto quando era una bambina e che col tempo era diventato il suo confidente. Morì a mezzogiorno il 13 giugno 2012 dopo aver salutato tutti coloro che le volevano bene. Il funerale venne celebrato il 16 giugno nella Santa Francesca Romana all’Ardeatino. Il suo funerale fu una grande festa, la festa di chi nonostante tutto ha vinto il “mostro” e ora danza tra gli angeli ed i santi.

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