Udienza Papa Francesco oggi 25 ottobre 2017
È terminata pochi minuti fa, l’udienza generale del mercoledì, presieduta da Sua Santità Papa Francesco, alla presenza di una moltitudine d pellegrini convenuti in Piazza San Pietro da tutte le parti del mondo. Al centro della catechesi di oggi, il Santo Padre si è soffermato sul tema: “Il Paradiso, meta della nostra speranza”. Il tema è nuovamente la Speranza, proprio per ricalcare il fatto che quest’ultima è stata al centro delle catechesi proferite durante questo anno liturgico.
La Speranza
Paradiso e Speranza, l’una si concatena con l’altra: perché ? La parabola presa in esame dal Santo Padre, è stata quella del “buon ladrone”, riportata dall’evangelista Luca nel suo Vangelo al capitolo (Lc 23); ma cosa è successo ? Il brano evangelico lo conosciamo tutti, ci fa ricordare il momento in cui essendo sulla croce, uno dei ladroni che era accanto a Gesù, chiese il perdono a quest’ultimo e ciò, afferma Papa Francesco: “ci ricorda la nostra vera condizione davanti a Dio: che noi siamo suoi figli, che Lui prova compassione per noi, che Lui è disarmato ogni volta che gli manifestiamo la nostalgia del suo amore”. Questo dunque è un miracolo vero e proprio, infatti ha poi continuato il Pontefice, spiegando che: “Nelle camere di tanti ospedali o nelle celle delle prigioni questo miracolo si ripete innumerevoli volte: non c’è persona, per quanto abbia vissuto male, a cui resti solo la disperazione e sia proibita la grazia”.
Il Paradiso: meta raggiungibile
Uno dei misteri che alberga nel cuore dell’uomo, è sicuramente la morte, poiché ne siamo tutti affascinati e spesso impauriti del cosa ci possa essere dopo il trapasso. Il credente, ha sicuramente volto il pensiero al Paradiso, ma esso cosa è ? È veramente come lo immaginiamo noi ? Papa Francesco, da subito la risposta, ovvero: “Il paradiso non è un luogo da favola, e nemmeno un giardino incantato. Il paradiso è l’abbraccio con Dio, Amore infinito, e ci entriamo grazie a Gesù, che è morto in croce per noi”.
Esso dunque non è altro che il ricevere l’abbraccio di Dio, la vittoria sulle tenebre, poiché queste ultime sono schiacciate dalla misericordia del Padre. L’uomo dunque non è mai da solo, neanche nell’ora della morte perché ha dichiarato Papa Francesco: “Nell’ora della morte, il cristiano ripete a Gesù: “Ricordati di me”. E se anche non ci fosse più nessuno che si ricorda di noi, Gesù è lì, accanto a noi. Vuole portarci nel posto più bello che esiste. Ci vuole portare là con quel poco o tanto di bene che c’è stato nella nostra vita, perché nulla vada perduto di ciò che Lui aveva già redento”. La meta dell’esistenza umana ? Che tutto si compia e si trasformi in amore!
Pregare il Rosario
Al termine dell’udienza, il Santo Padre ha poi salutato i pellegrini presenti, giunti da tutte le parti del mondo. Come di consueto però i saluti particolari sono andati ai giovani, ai malati e agli sposi novelli.
Ai giovani però, il Pontefice ha raccomandato di pregare il Rosario in questo mese di ottobre poiché: “Questa preghiera mariana sai per voi, cari giovani, occasione per penetrare più a fondo il mistero di Cristo operante nella vostra vita”. I giovani, questi ultimi stanno a cuore al Santo Padre, va ricordato infatti che nel 2018 si svolgerà un sinodo proprio per aiutarli nel cammino esistenziale verso la maturità.