Udienza Papa Francesco oggi 6 Dicembre: “Un appello per Gerusalemme”
Ci troviamo all’interno dell’aula Paolo VI perché fuori ormai è arrivato l’inverno e per tal motivo, la consueta udienza del mercoledì viene celebrata al chiuso. Quest’oggi Sua Santità Papa Francesco, all’interno della sua catechesi ha parlato del suo recente viaggio in Myanmar e Bangladesh definendolo: “Un dono di Dio”. Al termine dell’Udienza, il Pontefice ha poi rivolto un accorato appello per Gerusalemme affinché venga rispettato lo status quo.
Myanmar e Bangladesh
L’ultimo viaggio apostolico del pontefice lo ha portato in Asia, un viaggio storico poiché per la prima volta un papa ha visitato il Myanmar proprio a seguito della stabilizzazione dei rapporti diplomatici tra quest’ultimo e la Santa Sede.
Parlando del Myanmar, il Pontefice ha voluto rimarcare la sua vicinanza a questo popolo colpito da vari conflitti e che adesso: “sta lentamente camminando verso una nuova condizione di libertà e di pace. Un popolo in cui la religione buddista è fortemente radicata, con i suoi principi spirituali ed etici, e dove i cristiani sono presenti come piccolo gregge e lievito del Regno di Dio”.
Dopo la visita in Myanmar, Papa Francesco si è recato in Bangladesh ed è qui che è avvenuto qualcosa di straordinario poiché un pontefice per la prima volta ha citato la parola Rohingya. Nello specifico il Pontefice ha ricordato il momento in cui si è recato a Dhaka, ricordando in tal modo quanto avvenuto: “abbiamo vissuto un momento forte di dialogo interreligioso ed ecumenico, che mi ha dato modo di sottolineare l’importanza dell’apertura del cuore come base della cultura dell’incontro, dell’armonia e della pace”.
L’appello per Gerusalemme
Al termine dell’udienza, il Pontefice ha poi salutato come di consueto i pellegrini convenuti all’interno dell’aula Paolo VI, ma prima di congedarsi ha rivolto un appello per Gerusalemme. Quest’ultima è da secoli la culla di ben quattro religioni e per tal motivo è vista come città simbolo della pace ma purtroppo i precedenti storici lascino intravedere poca pace e molti conflitti. Negli ultimi giorni infatti il presidente americano Donald Trump ha dichiarato di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele e pertanto ha deciso di spostare l’ambasciata nella “città santa”.
Questo evento porterà probabilmente a degli squilibri di vario genere e per tal motivo, il Santo Padre Francesco si è detto preoccupato: “Non posso tacere la mia profonda preoccupazione per la situazione che si è creata negli ultimi giorni e, nello stesso tempo, rivolgere un accorato appello affinché sia impegno di tutti rispettare lo status quo della città, in conformità con le pertinenti Risoluzioni delle Nazioni Unite”.