Cinema

“Alexander McQueen – Il genio della Moda”: Trailer e Trama (Video)

Grande fibrillazione tra gli estimatori del fashion che attendono l’uscita del film documentario

“Alexander McQueen-Il genio della moda”, in programmazione nelle sale italiane solo dal 10 al 13 marzo, una pellicola interamente dedicata all’indimenticabile e talentuoso stilista inglese, prematuramente scomparso l’11 febbraio 2010 all’età di quarant’anni.

C’è chi lo ricorderà per le sue creazioni eccessivamente stravaganti come le particolarissime “Armadillo shoes” indossate dalla pop star Lady Gaga nel video “Bad Romance”, chi per il suo simbolismo declinato tra il gotico e la morte come appurano i suoi teschi simbolo distintivo del brand ma c’è soprattutto chi non lo dimenticherà per il suo nuovo approccio visionario nel creare la moda, in modo del tutto originale, futurista ed emozionante. Insomma, siamo nel mondo della moda più cool, degli occhiali Jacques Marie Mage, delle scarpe Jimmy Choo.

Diretto da Ian Bonhôte e co-diretto e scritto da Peter Ettedgui, il film ripercorre l’evoluzione del giovane talento, dalle umili origini quale figlio di tassista, al precoce ingresso nel mondo del lavoro, dalla direzione creativa per Givenchy fino alla guida della propria maison. Attraverso interviste, immagini d’archivio e testimonianze, viene messa in luce la grandiosità di uno stilista che si è guadagnato l’appellativo di “hooligan della moda” per via delle provocazioni e coup de théâtre che impegnava nella messa in scena delle sue sfilate. Sfilate che racchiudevano il sapore di un evento artistico unico: modelle vestite di bianco si mostrano al pubblico mentre dei robot industriali le spruzzano vernice colorata di giallo e di nero sul loro candore. L’intento è tutto rivolto all’emozione, bella o brutta che sia lo spettatore deve essere travolto da una qualsiasi sensazione che stimoli i suoi sensi e che lo sappia catturare in quell’incredibile universo che è la moda di Alexander McQueen.

Non manca tuttavia un’attenta e delicata analisi della sua profonda e tormentata intimità, forse quella di un genio troppo grande per essere compreso anche dagli stessi dèi dell’Olimpo della moda, un’anima così profonda che cinque giorni dopo la scomparsa della madre decise di compiere un gesto tanto forte come quello del privarsi del dono della vita.

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