Attualità

Strage di Piazza della Loggia: il 28 maggio 1974 la tragedia di Brescia

Nel giorno del 43esimo anniversario dalla strage di Piazza della Loggia, a Brescia, c’è solo il ricordo di una tragedia che è avvenuta per motivi politici. Era in corso una manifestazione antifascista quando è stata fatta scoppiare una bomba. In quell’occasione persero la vita otto persone.

Gli anni ’70, in Italia, vengono ricordati come gli Anni di Piombo. In quel periodo, infatti, si verificarono tanti attentati oltre che omicidi, sparatorie e violenze che colpivano addirittura le piazze delle città italiane. Il tutto era causato da un acceso confronto politico che si era trasformato in sangue e la tragedia della piazza della Loggia è stato uno degli attentati più pesanti che occorsero in quegli anni.

43 anni fa alle 10:00 accadde una delle tragedie che sono rimaste nella memoria della gente per la sua violenza e per la sua gravità. Il tutto è avvenuto a Brescia, durante una manifestazione antifascista a cui avevano preso parte tantissime persone. L’evento era stato organizzato dai sindacati e dal Comitato Antifascista per combattere il terrorismo neofascista. Alla cerimonia oltre alle tantissime persone che ne avevano preso parte c’erano anche Franco Castrezzati, il sindalista della CISL, Adelio Terraroli, l’onorevole del PCI e Gianni Panella, segretario della camera del lavoro di Brescia.

Strage di Piazza della Loggia: la tragedia

A metà mattina del 28 maggio del 1974 durante la manifestazione è avvenuto l’esplosione della bomba che era stata nascosta in una cestino della spazzatura e che ha provocato la morte di otto persone e il ferimento di altre centodue. Quell’attentato fu uno dei più gravi di quegli anni. Come colpevoli di quell’atto violento, venne sentenziato che il tutto fu eseguito da alcuni membri dell’Ordine Nuovo, un gruppo neofascista.

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