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Giacarta, attentato kamikaze: “Volevano strage come a Parigi”

Giacarta, in Indonesia, dei kamikaze si sono fatti esplodere in un Caffè Starbucks provocando la morte di due agenti delle forze dell’ordine, oltre ad una decina di feriti. Secondo il portavoce della polizia, il colonnello Muhammad Iqbal, i terroristi erano cinque e sono tutti morti: “Volevano una strage come quella di Parigi”. Alcuni si sono fatti esplodere all’interno dell’edificio,  altri componenti del commando terroristico, stando alla testimonianza della guardia di una banca, sono entrati pistole alla mano in un comando di polizia. L’uomo dice di aver sentito innumerevoli spari e di poter confermare la morte di un componente delle forze di Polizia ed almeno tre feriti. 

L’attacco non è stato ancora rivendicato, ma l’ipotesi che si fa avanti in queste ore è che ci sia l’Isis dietro tutto questo. L’Indonesia è il paese con la maggior concentrazione di Musulmani; pur con un’alta percentuale di musulmani moderati, è risaputo che tra i guerriglieri dell’Isis sono presenti individui provenienti dal suddetto Paese. Inoltre, da non sottovalutare, lo scorso dicembre l’Indonesia venne proprio minacciata dallo Stato Islamico, il quale preannunciava un possibile attacco nei loro confronti.

Sono giunte anche le prime dichiarazioni del presidente indonesiano, Joko Widodo, il quale condatta gli attacchi dichiarando che «la popolazione non deve allarmarsi e non deve avere paura». «Non ci faremo mettere i piedi in testa da nessuno, anche dopo questo atroce attacco. Chiedo a tutti di mantenere la calma, la situazione è sotto controllo. Sincere condoglianze a tutti i famigliari delle vittime”.

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