Attualità

Santo Stefano: Storia da raccontare ai bambini

Stefano era un giovane uomo ebreo che, dopo la conversione al Cristianesimo, fu nominato Diacono di Cristo, cioè portatore della sua parola nel Mondo. Presto si inimicò gli Ebrei, contrari alle sue prediche. Un giorno venne arrestato e condotto davanti al tribunale. Gli ordinarono di rinunciare alla sua nuova fede e di rimangiarsi tutto quello che predicava nelle piazze.

Naturalmente Stefano, coraggioso e devoto a Gesù, si disse pronto a morire pur di non tradire il suo credo e il suo Dio. Venne portato in piazza e qui venne condannato a morte, per lapidazione, cioè tirandogli addosso delle pietre fino a ucciderlo. Negli ultimi istanti della sua morte, Santo Stefano, si rivolse a Gesù, chiedendo di essere accolto in Paradiso e di perdonare i suoi assassini.

Esiste una leggenda molto bella sulla nascita e sulla morte di Stefano. La notte di Natale, quando Gesù nacque, molti pastori di avvicinarono alla grotta per ammirare il Bambino. Fra questi c’era una giovane donna che si avvicinò alla mangiatoia insieme ad altre giovani madri, che recavano con loro i propri bambini. Tesia non aveva figli, nonostante lo desiderasse da molto tempo, ma fece finta di averne perché si vergognava un po’. Prese una pietra e, avvolta in un panno, fece finta di portare un neonato fra le braccia. La Madonna se ne accorse e avvicinò Tesia. Le chiese di dare un nome al “fagotto” che teneva e lei lo chiamò Stefano. La pietra che portava si trasformò in un bambino in carne e ossa. Maria, prima che Tesia di allontanasse, predisse la fine di Stefano. “Tuo figlio è nato dalle pietre e morirà fra le pietre”.

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