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Apparizione Madonna di Fatima: il 13 maggio 2017 centesimo anniversario

Il 13 maggio 2017 verrà celebrato il centesimo anniversario della prima apparizione della Madonna a Fatima. Da secoli, l’uomo ha sempre visto in Maria la madre di Gesù, un punto di riferimento e la chiave di volta per accedere al figlio Gesù. Maria è citata nei quattro Vangeli Sinottici, ma il Vangelo di Luca ne parla in modo particolare specialmente quando parla dell’Annunciazione, Maria pertanto, verrà presa come esempio per la cristianità. Sulla vita e la storia di Maria ci sarebbe da scrivere una vastità di pagine ma ciò che spicca in questo mese di maggio, mese mariano per eccellenza, è sicuramente il 13 maggio, un giorno importante perché viene ricordata la prima apparizione della Madonna a Fatima in Portogallo.

Apparizione della Madonna a Fatima: la storia

La prima apparizione che viene ricordata è sicuramente quella della Salette in Francia avvenuta nel 1846, successivamente ve ne furono altre come quella di Lourdes avvenuta l’11 febbraio 1858 alla quale seguirono altre diciassette apparizioni alla giovane Bernadette Soubirous. Ma il 13 maggio del 1917, mentre in Europa vi era il primo conflitto mondiale, nella città di Fatima in Portogallo, avvenne un fatto straordinario ovvero la Madonna apparve a tre pastorelli.

Francesco, Giacinta Marto e Lucia Dos Santos erano tre pastorelli di Aljustrel, una frazione della vicina Fatima, i quali anche se giovanissimi, svolgevano l’attività di pastori nei prati tra Aljustrel e Fatima. Mentre il gregge pascolava ed era dedito a mangiare l’erba, i tre cugini erano soliti consumare il pasto preparato loro dalle madri la mattina prima di partire per i pascoli, al termine del pasto i cuginetti si dedicavano alla recita del rosario. Ma i tre non potevano sapere che di li a poco sarebbe successo un fatto che avrebbe cambiato la loro vita per sempre.

Le apparizioni della Madonna a Fatima

La domenica del 13 maggio 1917, i tre pastorelli si recarono a messa nella vicina Fatima come tutte le domeniche, e come erano soliti fare, i tre al termine della messa ritornarono ad Aljustrel per cambiarsi e portare così il gregge a pascolare nelle colline e così fecero. Era una bellissima giornata di primavera data dal mite clima mediterraneo e i tre presi di allegria, decisero di salire un po’ di più con il gregge a Cova di Iria, quando però ad un tratto una nuvola minacciosa di tempesta si annidò sopra le teste dei tre, i quali decisero di scendere più a valle ma mentre scendevano, una pioggia li colse di sorpresa e dunque si trovarono costretti a mettersi al riparo loro stessi e naturalmente anche il gregge.

Trovarono riparo sotto un albero di leccio quando tutto ad un tratto, una luce sfolgorante apparve vicino ai tre, i quali rimasero stupiti e probabilmente impauriti ma subito una “Signora” vestita di bianco li rassicurò dicendo loro: “Non abbiate paura, non vi farò del male”. Ma chi era quella Signora? I tre pastorelli ci raccontano di una figura femminile vestita di un bianco candido come la neve, cinta da un cordone d’oro con un velo bianco sul capo che scendeva fino ai piedi ai quali si trovavano due rose e inoltre la figura femminile era in posizione orante e dalle mani pensava un rosario argentato.

La prima dei tre a rompere il silenzio fu Lucia, la quale chiese alla figura da dove venisse e la risposta fu la seguente: “Vengo dal Cielo”, lo stupore colse Lucia la quale chiese perché fosse li e la figura cos’ rispose: “Per chiedervi che veniate qui durante i prossimi sei mesi ogni giorno 13 a questa stessa ora; in seguito vi dirò chi sono e cosa desidero, ritornerò poi ancora qui una settima volta”. A quelle parole, la piccola Lucia chiese se anche ella, Giacinta e Francesco potessero andare in cielo con Lei e la risposta fu positiva, Francesco però doveva recitare il rosario e lo stesso raccomandò a tutti e tre affinché sulla terra potesse tornare la pace interrotta dal primo conflitto mondiale.

Così dunque vi furono altre due apparizioni, queste altre due volte però non erano più soli ma un drappello di curiosi si era riunito con loro e dopo aver recitato il rosario, la Signora apparve e fu in quella occasione che affermò che dopo poco tempo, Francesco e Giacinta sarebbero saliti in cielo mentre Lucia sarebbe rimasta sulla terra affinché il mondo potesse credere a quanto stava succedendo e così avvenne fino alla morte avvenuta il 13 febbraio del 2005 a Coimbra. La Signora glielo aveva predetto e così infatti avvenne, i tre pastorelli non furono creduti, anzi furono scherniti, insultati e sgridati spesso, ma loro avevano ricevuto un mandato importante e non si fermarono mai, furono addirittura imprigionati e per questo motivo la quarta apparizione non avvenne ma la quinta apparizione avvenne alla presenza di circa 30.000 persone le quali videro un globo luminoso alzarsi in cielo come aveva predetto la Signora e poi al termine di questa apparizione ve ne fu un’ultima e probabilmente la più importante.

L’apparizione del 13 ottobre 1917 fu probabilmente la più importante poiché la notizia del miracolo del globo luminoso apparso davanti a tutti aveva fatto il giro di tutto lo stato portoghese e infatti per quell’occasione si erano radunati più di 70.000 persone. In questa ultima occasione, la Signora si rivelò dicendo chi fosse, ovvero: “Io sono la Signora del Rosario; voglio una cappella costruita qui in mio omaggio; che continuino a recitare il rosario tutti i giorni. La guerra finirà e i soldati torneranno presto alle loro case; gli uomini non devono offendere il Signore che è già troppo offeso”, dopodiché la Signora lanciò un raggio di luce in cielo e in tal modo i tre pastorelli videro e riconobbero subito la Sacra Famiglia.

I misteri di Fatima

La Madonna dunque lasciò dei messaggi ai tre pastorelli, anzi furono proprio tre, però secondo la chiesa il messaggio è unico soltanto ed è stato diviso in tre parti. Il primo recitava così: “Un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell’incendio. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento. E grazie alla nostra buona Madre del Cielo, che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in Cielo, altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore”, questo primo messaggio è un chiaro riferimento all’inferno.

Il secondo messaggio invece parla di una “guerra atea”, in riferimento al secondo conflitto mondiale che sarebbe scoppiato poi nel 1939 e suor Lucia così scrisse: “Una guerra atea, contro la fede, contro Dio, contro il popolo di Dio. Una guerra che voleva sterminare il giudaismo da dove provenivano Gesù Cristo, la Madonna e gli Apostoli che ci hanno trasmesso la parola di Dio e il dono della fede, della speranza e della carità, popolo eletto da Dio, scelto fin dal principio: “la salvezza viene dai giudei”. 

Il terzo segreto e probabilmente il più discusso degli ultimi tempi, venne scritto in un secondo momento e fu aperto dall’allora Cardinale Ratzinger soltanto nel 2000 e il testo del segreto fa riferimento quasi con certezza al sacrificio dei martiri della chiesa, il quale ebbe il suo inizio molto probabilmente con il tentato omicidio di Giovanni Paolo II per mano del lupo grigio Alì Agca proprio come riporta suor Lucia: “Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa, che è Dio, (“qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti”) un vescovo vestito di bianco, (“abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”) insieme a vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo, con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce, venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio”.

Papa Francesco a Fatima per il centenario delle apparizioni

È stato reso noto, che il Santo Padre Francesco, si recherà a Fatima in pellegrinaggio al Santuario di Nostra Signora di Fatima in occasione del centenario delle Apparizioni della Beata Vergine Maria alla Cova da Iria che si svolgerà dal 12-13 maggio 2017. Qui, Sabato 13 Maggio, il Pontefice Canonizzerà Francesco e Giacinta Marto, canonizzazione che avverrà in un giorno significativo, il giorno della prima apparizione avvenuta nel 1917.

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