Cinema

Classe Z: Trama e Recensione del film di Guido Chiesa

È uscito il 30 marzo nei cinema il film di Guido Chiesa “Classe Z” per Colorado film con protagonisti Andrea Pisani, Antonio Catania, Alessandro Preziosi, Greta Menchi e Enrico Oetiker. Vi raccontiamo trama e recensione della pellicola.

CLASSE Z: LA TRAMA DEL FILM

“Classe Z” è la classe degli scalmanati, la classe degli svogliati, di quelli irrecuperabili che vengono raggruppati in una classe creata apposta per non disturbare gli studenti preparati e attenti.  Gli studenti di questa “Classe Z” sono destinati alla bocciatura, ma un insegnante volenteroso, il Professor Marco Andreoli, cerca di sostenerli e incoraggiarli ad impegnarsi, non ottenendo però il risultato sperato. Esasperato dall’indifferenza e dalle umiliazioni della “Classe Z”  Andreoli si dimette dall’incarico e i ragazzi si ritrovano così abbandonati a loro stessi, con l’unico divertimento dei selfie. In un rigurgito di lucidità gli studenti si rendono conto che solo il professor Andreoli li poteva salvare e lo vanno a recuperare: il prof accetta e li porta alla maturità.

CLASSE Z: LA RECENSIONE DEL FILM

“Classe Z” è una commedia semplice e con poca fantasia, un po’ superficiale nell’affrontare un argomento molto importante come quello della scuola e dell’educazione dei giovani e risulta essere davvero fuori luogo in quanto a messaggio giovanile e fuori dal contesto scolastico attuale italiano. Il film tratta argomenti come la consapevolezza giovanile in maniera sin troppo ironica e leggera.

Dopo “Belli di papà”, Guido Chiesa affronta con questa commedia un tema complicato come è quello della scuola e lo fa attraverso il conflitto tra due ottiche diverse di insegnamento e lui in questo caso si sofferma troppo sul tema insegnamento come crescita dell’individuo. Il raccontare l’istruzione e l’educazione e il rapporto con i professori da parte degli studenti è una impresa ardua se fatta con una commedia frivola e piena di battute fine a sé stesse, con una specie di slogan giovanilistici che non portano a nessun sviluppo narrativo.

La commedia mostra così le sue lacune, facendo solo emergere una generazione svogliata e dedita solo ai selfie. “Classe Z” è ovviamente un film non di denuncia sociale, anche se sottilmente cerca di fare una critica alla scuola italiana per la disattenzione verso i problemi dei giovani. “Classe Z” è tuttavia un film che riconosce i comportamenti giovanili spesso irritanti e quindi invita ad un momento di riflessione.

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