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Concistoro 2017, Papa Francesco nomina Nuovi Cardinali: “Siate servitori”

Si è conclusa pochi minuti fa la celebrazione del Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di 5 nuovi cardinali, presieduto da Sua Santità Papa Francesco. La volontà di Francesco di creare cinque nuovi cardinali era stata annunciata durante il Regina Coeli di domenica 21 maggio 2017, tra di essi non spicca nessun italiano ma da diverse parti del mondo. E questo è uno dei segni proprio del pontificato di Francesco, il quale vuole raggiungere le periferie del mondo.

Concistoro 2017: l’imposizione della porpora

Come avviene la nomina dei nuovi porporati? Non si tratta di una celebrazione eucaristica ma di un rito di investitura vero e proprio. Dopo aver iniziato la celebrazione con il saluto eucaristico, il diacono dà voce a Cristo, leggendo per tutti il Vangelo di Marco il quale diventa fonte di ispirazione per i nuovi cardinali. Subito dopo l’omelia, il Santo Padre legge la formula di creazione proclamando solennemente i nomi dei nuovi cardinali. Il rito prosegue poi con la professione di fede da parte di questi ultimi davanti al popolo di Dio e il giuramento di fedeltà e obbedienza a Papa Francesco e ai suoi successori.

Al termine di ciò, i nuovi cardinali, secondo l’ordine di creazione, si inginocchiano dinanzi al Santo Padre che impone loro lo zucchetto e la berretta cardinalizia, consegna l’anello e assegna a ciascuno una chiesa di Roma quale segno di partecipazione alla sollecitudine pastorale del Papa nell’Urbe. Domani, 29 giugno 2017, durante la celebrazione per la Solennità dei Santi Pietro e Paolo, il pontefice benedire i Palli che saranno imposti ai neo cardinali.

Le parole di Papa Francesco nell’omelia del Concistoro 

Il Vangelo scelto per l’occasione è quello di Marco, il quale al capitolo (10,32-45) così riporta: “Gesù camminava davanti a loro”, parole abbastanza appropriate date le circostanze. Ciò che il Pontefice vuole far comprendere ai nuovi porporati è proprio il fatto che esiste una strada e durante il suo percorso si è accompagnati dalla presenza costante di Cristo anche se come ha dichiarato Francesco: “Lungo il cammino, i discepoli stessi sono distratti da interessi non coerenti con la ‘direzione’ di Gesù, con la sua volontà che è un tutt’uno con la volontà del Padre. Ad esempio – abbiamo sentito – i due fratelli Giacomo e Giovanni pensano a come sarebbe bello sedere alla destra e alla sinistra del re d’Israele (cfr v. 37). Non guardano la realtà! Credono di vedere e non vedono, di sapere e non sanno, di capire meglio degli altri e non capiscono”.

Ma ovviamente la direzione non è questa, la realtà è diversa, proprio a tal proposito Papa Francesco ha ricordato il tema dei migranti, degli innocenti che soffrono a causa del terrorismo. Queste cose lacerano la dignità umana come ha dichiarato Bergoglio: “La realtà è la croce, è il peccato del mondo che Lui è venuto a prendere su di sé e sradicare dalla terra degli uomini e delle donne. La realtà sono gli innocenti che soffrono e muoiono per le guerre e il terrorismo; sono le schiavitù che non cessano di negare la dignità anche nell’epoca dei diritti umani; la realtà è quella di campi profughi che a volte assomigliano più a un inferno che a un purgatorio; la realtà è lo scarto sistematico di tutto ciò che non serve più, comprese le persone”. Infine, Papa Francesco ha invitato i nuovi cardinali a lasciarsi indicare la via da Gesù poiché: “Lui non vi ha chiamati a diventare “principi” nella Chiesa, a “sedere alla sua destra o alla sua sinistra”. Vi chiama a servire come Lui e con Lui. A servire il Padre e i fratelli. Vi chiama ad affrontare con il suo stesso atteggiamento il peccato del mondo e le sue conseguenze nell’umanità di oggi. Seguendo Lui, anche voi camminate davanti al popolo santo di Dio, tenendo fisso lo sguardo alla Croce e alla Risurrezione del Signore”.

Chi sono i cinque nuovi porporati?

“Dai quattro angoli della terra” è probabilmente l’espressione più adatta per indicare la provenienza dei cinque nuovi cardinali creati quest’oggi da Francesco. In effetti basta leggere qui di seguito per comprendere chi sono e da quale paese provengono i nuovi porporati: Jean Zerbo, arcivescovo di Bamako in Malí; Juan José Omella, arcivescovo di Barcellona, Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma; Louis-Marie Ling Mangkhanekhoun, vescovo titolare di Acque nuove di Proconsolare e vicario apostolico di Paksé in Laos; Gregorio Rosa Chávez, vescovo titolare di Mulli, ausiliare di San Salvador, in El Salvador.

  • Jean Zerbo: Promotore del dialogo tra cristiani e la maggioranza musulmana in Mali, nonché promotore della Pace nazionale, presidente della Caritas e promotore dell’aiuto ai poveri ed ai profughi.
  • Juan José Omella: Missionario in Zaire, già vescovo ausiliare di Saragozza, amministratore apostolico di Huesca ed oggi vescovo di Barcellona.
  • Anders Arborelius: Primo vescovo svedese dopo lo scisma luterano, nominato vescovo di Stoccolma da Papa Giovanni Paolo II, viene eletto Presidente della Conferenza Episcopale Scandinava, ha ricoperto anche due incarichi all’interno dei pontifici consigli per la famiglia e per i laici.
  • Louis-Marie Ling Mangkhanekhoun: Giunto dalla lontana terra di Laos, egli è il primo cardinale della storia della chiesa laotiana. Svolge il suo ministero pastorale in una terra dove i cristiani sono soltanto il 2% della popolazione e spesso sono anche perseguitati.
  • Gregorio Rosa Chávez: Vescovo ausiliare di San Salvador, la storia nel neo porporato è legata a doppio filo con la vita di Mons. Oscar Romero in quanto suo stretto collaboratore. Nominato vescovo da Giovanni Paolo II, è inoltre presidente della Caritas salvadoregna e della Caritas per l’America Latina e i Caraibi.
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