Attualità

Nancy Brilli, la ‘nuova’ bisbetica domata al Quirino di Roma

L’opera di Shakespeare nota come “La bisbetica domata”, che tratta come tema portante il matrimonio come contratto e rapporto di convenienza, unione che lega Petruccio di Verona, che si reca nella città di Padova alla ricerca di una moglie dabbene con una dote sostanziosa, a Caterina, figlia maggiore del nobiluomo Battista, rappresenta il riflesso di una società in cui si specchiano valori come l’ipocrisia, il perbenismo e la convenienza. Tratta di un mondo in cui si familiarizza con sentimenti di avarizia, utilitarismo e ceca ambizione; società in cui l’amore non riesce a consolidarsi come valore primo ma si afferma soltanto alla fine come “trionfo” del bene. “La bisbetica domata”, insomma, si conforma perfettamente con la società moderna.

Notevoli sono temi come il denaro, le trattative pre-matrimoniali, l’ambizione e le scalate sociali, oltre alle rivalità e ostilità tra sessi e condizioni opposte: tutto è incentrato sul contratto. Rapporti di interesse e di potere, finzioni e divergenze, che sprofondano in vere e proprie aperte ostilità tra Petruccio, cortese e avido, e Caterina, donna affarista, superba e furba. La commedia del genio elisabettiano si colora di tinte di verità tra atteggiamenti a tratti irosi e sinceri, a tratti sentiti e passionali; prevedibile è, naturalmente una umoristica riflessione, spesso fraintesa ed estremizzata con ira consapevole.

Un  luogo sociale in cui uomo e donna non trovano accordi ma solo controparti personali. Alla fine, la donna sembra cedere, come tutti si aspettano, di fronte all’ipotetico marito. Si perde così quel guizzo di ribellione, che contraddistingue la bisbetica appunto domata, donna che ha tentanto di fronteggiare e non accettare un regime maschilista. Qualcosa però è destinato a cambiare. Infatti, “La bisbetica domata”, che è rappresentata in questi giorni al Quirino, regia energetica e vibrante di novità di Cristina Pezzoli, cast di cui fa parte Nancy Brilli nel ruolo della “Bisbetica”, Matteo Cremon nel ruolo di Petruccio,  è un nuovo spettacolo, una versione in cui cercherà un compromesso tra l’atteggiamento di resa di Caterina al regime maschilista e la ricerca di uno spiraglio di giustizia ed eguaglianza dei gender nella società moderna, ribaltando e trovando una conclusione diversa per il lavoro sublime di Shakespeare.

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Valentina Labattaglia

Laureanda in Letterature Moderne Comparate per il Corso di Laurea in Filologia Moderna, ho diversi anni di esperienza presso testate giornalistiche online, blog culturali e magazine. Mi occupo di serie tv, cinema, letteratura e credo che la cultura l'unica strada che ci può rendere migliori. Ho scelto la scrittura come forma d'arte per cambiare il mondo
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