Politica

Amuchina sparita dai bagni del Parlamento: cosa è successo

I flaconi di Amuchina sono spariti dai bagni e al loro posto sono rimaste le "locandine" dell'Oms

L’Amuchina è diventata la pietra miliare nel momento più buio quanto assurdo del nostro Paese, alle prese con l’emergenza Coronavirus. Non solo le mascherine, ma anche flaconi di Amuchina e gel igienizzanti messi a disposizione anche sui lavandini all’ingresso dei bagni della Camera, a Montecitorio. Proprio i flaconi di Amuchina, messi a disposizione dei servizi igienici di Montecitorio da alcuni giorni, sono spariti dai bagni e, al loro posto, sono rimaste le ‘locandine’ dove l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, spiega in undici passaggi come lavarsi correttamente le mani con acqua e sapone.

L’Amuchina è il più conosciuto tra i disinfettanti, alquanto richiesto sul mercato, al punto tale da generare prezzi assurdi che aumentano di giorno in giorno negli store online.

Amuchina sparita dal Parlamento: le mascherine

Nei giorni precedenti, alcuni parlamentari avevano sfoggiato la mascherina: in Aula infatti i deputati Maria Teresa Baldini, di Fratelli d’Italia, e il collega di Forza Italia Matteo Dall’Osso, si erano presentati indossando le mascherine. Camera e Senato avevano adottato diverse misure restrittive e preventive valide fino al 15 marzo: infatti le porte rimangono chiuse al pubblico, mentre l’accesso è consentito solo ai giornalisti accreditati. Per di più, Montecitorio e Palazzo Madama sono presidiati da scanner per la misurazione della temperatura.

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Veronica Mandalà

Palermitana di nascita, sono laureata in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo all'Università "La Sapienza" di Roma. Appassionata scrutatrice della realtà in tutte le sue sfumature, mi occupo di attualità, politica, sport e altro.
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