Cronaca

Aids: allarme delle Nazioni Unite per aumento sieroposotivi nel mondo

Aids e Hiv non sono la stessa cosa, ma in qualche modo li possiamo definire come le due facce della stessa medaglia.

La patologia vera e propria (l’Aids) è oramai presente da moltissimi anni nel mondo. Purtroppo, nonostante le cure e la scienza medica sia andata sempre più avanti, continua a preoccupare. Si deve però fare un doveroso distinguo tra i due aspetti, ovvero chei avere l’Aids ed essere sieropositivi all’HIv, sono due cose diverse.

A preoccupare molto gli organi addetti delle Nazioni Unite, che si sono messe in allarme di fronte a questa problematica, è senza dubbio l’aumento dei casi di sieropositività in almeno 50 Paesi del mondo. Un dato abbastanza elevato che ha fatto alzare il campanello d’allarme sull’Aids.

La chiave del problema sta nel fatto che è proprio la sieropositività all’Hiv a poter generare l’Aids. Sebbene come anticipato in precedenza, la scienza sia andata avanti sul problema, la migliore strada consiste nella prevenzione.

Aids: stato di emergenza delle nazioni unite

L’allarme sull’Aids lanciato dalle Nazioni Unite avviene per la progressiva crescita dei contagiati dall’Hiv in molte zone della terra. Sebbene i decessi abbiano visto una flessione e il numero delle persone in fase di trattamento sia in aumento, la lotta delle autorità sanitarie mondiali per sconfiggere l’epidemia è ancora ben lungi da raggiungere gli obiettivi prefissati.

Intere regioni mondiali, come ad esempio quelle dei continente africano, sono in ritardo. I tanti progressi compiuti con i bambini non sono longevi e le donne continuano a essere colpite in modo sproporzionato.

I dati forniti dalle Nazioni Unite, parlano di ben 36,9 milioni di persone che al momento vivono con il virus Hiv in almeno 50 stati mondiali. Di questo numero vi è una sostanziale parta che al momento è già sotto trattamento, ovvero 21,7 milioni di persone.

Per le nuove infezioni, fino ad oggi si parla di oltre 1,8 milioni di persone che sono risultate sieropositive. Dato comunque rilevante rilasciato dagli organi delle Nazioni Unite, è che grazie alle cure apportate in molti Paesi, si è arrivati negli ultimi anni a ridurre il numero dei decessi.

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