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Arte e musica tra i giovani: ed è boom sui social

Sono giovani, sono talentuosi e soprattutto originali. Hanno fatto dell’arte una passione e della passione un successo perché i loro disegni, le loro illustrazioni, accompagnate da testi di canzoni che scaldano i cuori dei giovani, sono arrivati a milioni di ragazzi.

Di cosa parliamo? Semplicemente di arte. Semplicemente della voglia di mettersi in gioco e di esprimere il proprio io attraverso l’arte e la musica e utilizzando il mezzo più diffuso tra i giovani: I social, in particolare Instagram.

Di cosa si tratta? Di alcune pagine che propongono un’idea innovativa di arte unita a ciò che entra nelle case e nella vita di tutti: la musica. In particolare la musica Indie. E cos’è la musica Indie? Musica indipendente, che include artisti ,solitamente emergenti, il cui lavoro è autoprodotto o supportato da etichette discografiche minori. La musica Indie è esplosa in Italia ed è esplosa tra i giovani che canticchiano e condividono frasi “Indie” rispecchiandosi in artisti che rappresentano una generazione.
E chi sono questi ragazzi? Loro sono Claudia Pellegrino, fondatrice di Cromosomi e Francesco Staino, Alessandra Jevo fondatrice della pagina Jevo, e Cristina Geretto ,fondatrice di Sussindieario illustrato. Ed io li ho intervistati per entrare nel loro mondo, per capire come sono arrivati fin qui e perché credo che ci sia sempre qualcosa di magico nelle idee innovative di giovani ragazzi talentuosi.

cromoso

Claudia: Sarò breve: l’arte E’ UNA FIGATA.
Fra: Per me è arte tutto ciò che in qualche modo ti smuove dentro.
Ti deve scalfire, lasciare un segno. quella metafora celata dall’autore e convertirla in immagini.
“Un’arte molto poco capita e presa in considerazione, a dire il vero.
Il quadro del pittore viene stravenduto e strapagato da generazioni, il disegno dell’illustratore viene spesso lasciato sul banchetto da esposizione. Solo perchè la realizzazione dell’opera avviene in maniera differente, non vuol dire che non vi siano dietro giornate intere di lavoro e anni di specializzazioni.” Risponde così Claudia alla mia domanda se l’illustrazione sia o meno arte. E poi continuiamo a parlare con lei ed il suo “socio” Francesco, in arte EgoBarba e questo è quello che mi spiegano:

Cos’è Cromosomi ?
Claudia: La prima cosa che mi viene da dire? Un progetto spaziale! Vero, Fra?
Fra: Cromosomi è tutto quello che avete sempre cercato e che avete trovato.
Cromosomi è arte, musica e idee sempre nuove a portata di chiunque.
Cromosomi è una dimensione nuova, un posto dove amici sparsi per l’Italia portano avanti un progetto.
Cromosomi è questo e sarà tanto altro.

Da dove nasce questa idea?
Fra: l’idea nasce dalla BB, alias la Big Boss Claudia. Lei è partita da zero, si è fatta da sola. Io sono subentrato da poco. Porto con me anni di scrittura musicale, interviste e studi in tecnologie dell’informazione. Ecco, io non illustro. Piace catapultare le persone in scenari onirici con le parole, analizzando testi, immedesimandomi e facendo immedesimare. È dura la vita del comunicatore eh!
Claudia: Sai la citazione di Picasso “Comincio con un’idea, e poi… diventa un’altra cosa“?
Son partita con l’intenzione di creare uno spazio che potesse dare maggiore rilievo ad un genere di musica poco passata nelle radio e, a questa, poi, si è aggiunta l’arte. E’ nato, così, questo connubio tra illustrazione e indie (prevalentemente) italiano che oggi ha più di 60 mila spettatori su Instagram.
Che poi, ad essere onesti, son numeri che mai mi sarei mai aspettata.

Cos’è invece per te/voi Cromosomi? Cosa rappresenta in relazione al tuo essere e alla tua vita? Quale apporto da alla tua quotidianità?
Claudia: Per diverso tempo l’ho considerata una “fuga” dai miei doveri quotidiani, in realtà oggi la considero una valvola di sfogo, un “luogo” d’spirazione”, un’enorme opportunità e una nuova possibilità di confronto.
Fra: L’arrivo di Cromosomi ha segnato positivamente la mia vita. Ad oggi gestisco i caricamenti musicali della pagina Facebook ma presto ci saranno delle belle novità. Vogliamo fare un regalo ai nostri followers.

Cos’è, invece, la musica Indie? A quanto pare, la mescolanza tra Indie ed arte funziona. Secondo te perché?
Claudia:L’indie è tutto e niente, in realtà. C’è chi lo definisce una moda, chi puro cantautorato italiano parlato, chi “musica da comunisti”. Io credo sia un nuovo modo di comunicare, nient’altro. Voglio dire…c’era chi comunicava con l’house in discoteca… almeno qui ci stanno le parole!
Fra: Forse perché l’indie riprende quello che un tempo era di quel cantautorato che molto si avvicinava alle vicissitudini dei ragazzi. Oggi è un po’ così. Io mi rivedo in parecchi testi. Forse sono un “normale”, o forse no. Forse sono più sensibile della media. Non saprei dirti il motivo esatto per cui determinate frasi associate a delle illustrazioni facciano battere forte i cuori. Magari doveva andare così, godiamocela finché dura. Forse non ho risposto bene. Nelle interviste, così nell’amore vince chi fugge…Intanto “musica ppèscopà” credo sia la risposta che racchiude al suo interno un botto di verità (rido male).

Cosa speri di dare alle persone che apprezzano, seguono e condividono le tue idee, quindi le tue illustrazioni?
Fra: Per quanto riguarda me mi limiterò a far emozionare giovani cuori con parole giuste al posto giusto. Claudia e gli altri illustratori faranno brillare gli occhi di chi osserverà le loro illustrazioni.
Claudia:Divertimento, creatività e voglia di fare. Dove la parola chiave è VOGLIA DI FARE. Dietro ad ogni bel progetto ci sono sempre grandi dosi di impegno e dedizione, il trucco sta nel darsi la giusta motivazione e credere ferocemente nelle proprie passioni.
VOGLIA DI FARE, mi dicono. E penso sia una cosa che accomuna tutti e quattro questi ragazzi e penso di sentirla anche io questa voglia mentre leggo le loro parole, mentre canticchio guardando le loro illustrazioni, mentre mi immergo nel mio passato attraverso i disegni, mentre scrivo.
Ho improntato tutta la mia esistenza intorno all’arte.L’arte, sarò banale, ma per me è tutto. Non vorrei sembrare pesante, però per me, l’arte, in tutte le sue forme, è quel qualcosa che l’eleva l’animo umano e che crea, con la sua bellezza, una tregua dalla “morte”, intesa come tutto quel dolore, tutto quel grigiore, tutta quella bruttezza che è intorno a noi ogni giorno. Insomma, è salvifica.

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Sussindieario illustrato, Cristina Geretto.

“Credo che qualsiasi cosa possa avvicinare i ragazzi all’arte, sia meravigliosa. Tra noi “illustratori” e la musica indie è nato questo silente accordo, improvvisamente, ed ha funzionato perfettamente. E’ una vera e propria piccola “rivoluzione” tutta nostra. All’estero è più raro. Pensa che mi è capitato che The Lumineers mi ripubblicassero sulla loro pagina ufficiale, proprio perché dalle loro parti non si usa. Fu una grande emozione, ma credo sia stato possibile proprio perché per loro era una cosa “nuova”. Qui c’è tanto affetto invece, i ragazzi ogni giorno aspettano proprio le nostre illustrazioni dei loro cantanti preferiti e gli stessi cantanti, con piacere, ci seguono. E’ forse perché siamo sempre stati abituati a vedere le “star” come lontane, a leggere libri complessi, ad osservare l’arte solo nei musei. Tutte cose bellissime ed irraggiungibili che io ho sentito, letto, studiato, visto. Ma i ragazzi oggi vogliono cose chiare, di impatto e facilmente condivisibili e nelle parole della musica indipendente, cantata da persone “vere” è più facile ritrovarsi a pensare: “era proprio quello che volevo dire io!”.

“Disegno per te una canzone da guardare che non si sa mai”. Si apre con questa citazione il tuo profilo Instagram che conta molti seguaci. Ma cos’è una canzone da guardare? Cos’è l’arte dell’illustrazione?
“E’ una frase tratta da una canzone di Niccolò Carnesi: “il disegno” appunto, la quale mi sembrò subito molto indicata. Il brano parla di un ragazzo che desidera disegnare molte cose belle per la persona che ama come vorrebbe cancellarne tante altre, più infelici. Per me è stato lo stesso e disegnando, illustrando, colorando frasi di canzoni, disseminavo qui e lì, “segni” grafici, del mio amore. Poi la cosa si è evoluta ed oggi, il mio amore è un po’ ampliato verso tutti coloro i quali mi seguono. Una canzone da guardare è, semplicemente, la rappresentazione di ciò che la musica mi ha dato ed anche quando la musica non c’è, rimane lei: l’impressione di quel momento, di quello stato d’animo, di quel giorno preciso, di quel sentimento. L’arte dell’illustrazione e nello specifico, dell’illustrare canzoni, è saper individuare, o almeno provarci ecco, quel qualcosa, quel di più, quella metafora celata dall’autore e convertirla in immagini.

Ho letto che disegni a mano ed acquarelli. Quando e come è nata questa tua passione? Come si concilia col mondo social di Instagram?
“La mia passione è nata ancor prima di frequentare l’asilo ma l’ho portata avanti da autodidatta.Gli acquarelli sono per me, un modo molto delicato per esprimermi e in quest’era così social, dai contorni così netti, dove tutto è sbrigativo, facile, veloce, non è facile farlo. Credo di essere una delle poche ad aver fatto questa scelta rispetto alle tavolette grafiche e questo significa anche molto più tempo da dedicarvi, il pericolo di un maggior numero di errori senza poter salvare nulla né tornare indietro, dover scansionare i disegni prima di riadattarli per le pagine e conciliare tutto questo con una vita in cui, si fa tutt’altro. Difficile sì, ma molto soddisfacente.”

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“L’arte è tutto ciò che ti fa (ri)scoprire la Bellezza che c’è nel mondo.” Alessandra Jevo

Alessandra è un’illustratrice che parla, attraverso i suoi sidegni, anche di temtiche sociali e personali.
“Non è facile parlare del mio mondo interiore, è un mondo che mostro difficilmente e pochi ne sono a conoscenza. Posso sicuramente dire, in riferimento ai messaggi sociali e di speranza che cerco di esprimere tramite i miei disegni, che sono dell’idea che esistono le persone oltre i sessi, le razze o il ceto sociale. Credo che sia riduttivo definirsi ‘uomini’ e ‘donne’, così come lo è basarsi sull’aspetto fisico per giudicare qualcuno… abbiamo così tanto da dire e da regalare! Credo che ognuno di noi debba difendere la propria dignità e debba essere fiero di sé stesso, fiero delle proprie bruttezze e debolezze.. Bisogna amarsi,tantissimo. E non permettere mai a nessuno di decidere per noi, di farci sentire inadatti o inadeguati, di calpestarci. Nessuno ha questo diritto,mai”.

“A volte capita di innamorarmi perdutamente dello stile di qualche illustratore . Questo capita quando quello stile, quel disegno, mi fanno sentire male allo stomaco o mi fanno saltare qualche battito”. Scrivi così, nel tuo ultimo post su instagram.Come un disegno, può arrivare dritto al cuore ed esprimere qualcosa di molto più significativo del disegno stesso?
“Può nel momento in cui quel disegno riporta alla memoria situazioni vissute, quando tocca le corde della nostra anima e fa riferimento ad un nostro ‘vissuto’ che è ancora vivo in noi, sia positivamente che negativamente. Nel mio caso, spesso, spessissimo fanno breccia nel mio cuore quei disegni che hanno un non so che di malinconico, li trovo irresistibili e mi strappano davvero via il cuore.”

Perché hai deciso di raccontarlo ad un pubblico ampio come quello social? Perché attraverso il disegno?
“In realtà ho cominciato a pubblicare i miei disegni per gioco, non pensando minimamente di poter suscitare l’interesse di qualcuno. Il disegno è una dimensione catartica in cui cerco di esprimere, tramite delle immagini, dei sentimenti, delle emozioni. Spesso illustro dei miei pensieri, altre volte frasi di canzoni o poesie che hanno lasciato il ‘segno’, che mi stringono lo stomaco in un nodo quando le leggo o le ascolto. I social sono un ottimo modo per far arrivare a delle persone, anche sconosciute, il proprio lavoro… Ma mai avrei immaginato che dei semplici disegni potessero farmi conoscere persone stupende e, soprattutto, mai avrei immaginato di ricevere tutto l’affetto che sto ricevendo. Quotidianamente mi arrivano un sacco di messaggi, la maggior parte da sconosciuti, che mi raccontano vicende personali, mettono nelle mie mani la loro vita, le loro emozioni e segreti, e mi ringraziano perché i miei disegni li fanno sentire ‘meno soli’.. E io mi commuovo sempre, perché sono io che dovrei ringraziare queste persone per tutto quello che fanno per me. Sicuramente questo è l’aspetto più bello e gratificante di tutta questa storia.”
E questa intervista è per tutti quelli che credono nell’arte, che amano la musica e che credono fortemente nelle loro passioni e nell’importanza di un’idea, nella voglia di fare e di esprimersi con l’arte e per mezzo dell’arte e spero che siano ancora molti i giovani che sapranno ritrovarsi in disegni, parole, canzoni ed emozioni.

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