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Christian Coduto: Intervista e Biografia

La vita è un viaggio continuo. Proprio attraverso un viaggio che va da Torino a Napoli, abbiamo avuto il piacere di conoscere Christian Coduto. Nato a nel capoluogo piemontese e trasferitosi nel casertano, scrive per diverse testate giornalistiche, lavora come direttore artistico al Duel Village di Caserta. Inoltre, stiamo parlando di uno scrittore emergente, amante del cinema e del teatro, che ha avuto il coraggio di parlare un argomento che, purtroppo, è ancora scomodo nella società odierna. Durante le presentazioni in giro per lo stivale, lo abbiamo intercettato per un’intervista.

Come nasce Spalla@Spalla e quando hai capito che la storia sarebbe potuta diventare un romanzo?

“Spalla@Spalla è nato in un momento di sconforto: era terminata da poco una storia a cui tenevo molto e vedevo tutto grigio. Ho sempre amato l’effetto terapeutico della scrittura: scrivere ti permette di esorcizzare degli stati d’animo negativi, ti dà l’idea di aver risolto i problemi. Proprio per questo motivo, un giorno ho acceso il pc, ho aperto un nuovo foglio word e ho iniziato a buttare giù delle idee. Non avevo programmato nulla, ho seguito l’istinto. Il primo capitolo l’ho terminato con una velocità impressionante. Quando ho iniziato il secondo capitolo mi sono accorto, con mia grande sorpresa, che la storia era lì davanti a me: dovevo solo trasformarla in parole. I personaggi si sono animati da soli, si sono imposti e mi hanno dato una mano a completarla. 

Ho scelto di raccontare una storia divertente perché, se avessi dato spazio al melodramma, sarei stato eccessivamente teatrale e, di conseguenza, per nulla credibile”.  

Chi sono Carlo e Luana? Cosa hanno in comune con Christian Coduto?

“Carlo e Luana sono due coinquilini che vivono in un condominio di una città indefinita (Alghero? Roma? Trieste?). Sono amici da molto tempo. Carlo ha 34 anni, lavora in un laboratorio di analisi come biologo. È diabetico. È una sorta di Peter Pan: non vuole crescere, combina un sacco di pasticci, è inattendibile”.  

“Luana ha 30 anni e lavora in uno studio di grafica pubblicitaria: è una ragazza seria, estremamente puntigliosa. Soffre di mille allergie. A causa di tante delusioni, in passato, non si fida più delle persone”. 

“Nonostante il pensiero comune, i due non sono fidanzati: anche perché, per quanto in sintonia, sono omosessuali”. 

“Spalla@Spalla è un romanzo sull’amicizia e sulla dignità: Carlo e Luana sono due persone (fortunatamente) imperfette che cercano, pian pianino, di superare i loro limiti”.  

“Una mia amica che ha letto il romanzo e mi conosce bene, mi ha detto: “Carlo sei tu e come vorresti essere. Però trovo qualcosina di te anche negli altri personaggi della storia”. Direi che concordo con lei: Carlo è pasticcione come me. Anche io lavoro con molta attenzione come fa Luana. Sono un romanticone come Tania, posso essere caustico come Cristiano e così via”. 

“Ma il libro non vuole essere un’autobiografia (che, detto sinceramente, non interesserebbe a nessuno!): c’è una forte componente di scrittura creativa, che fa la differenza”. 

“Alcune cose attingono alla mia vita privata, ma per il resto, ho dato libero sfogo alla fantasia”. 

I “volti” dei personaggi del tuo libro sono dei noti personaggi della scena napoletana e non. Hai usato un criterio particolare per la scelta dei protagonisti?

“Io amo il cinema, vivo di cinema e mi occupo di cinema (seppure in parte, visto che organizzo delle rassegne cinematografiche nel multicinema Duel di Caserta). Spalla@Spalla ha una fortissima componente cinematografica quindi, nel momento in cui io e Moreno Casciello (l’editore, Milena edizioni) abbiamo pensato al progetto grafico, c’è venuto naturale pensare a un qualcosa che seguisse quella strada: ho contattato alcuni attori talentuosissimi a cui sono legato da un profondo legame di stima e amicizia e ho chiesto loro di interpretare i personaggi della vicenda che ha raccontato. Abbiamo fatto degli shooting esilaranti e credo che la cosa sia evidente, vedendo il risultato finale. Desidero ringraziarli uno per uno: Raffaele Ausiello, Giulia Musciacco, Annarita Ferraro, Sebastiano Gavasso, Elena Starace, Sara Esposito/Ares Kent, Lorenzo Balducci e Jack Gallo. A loro vanno aggiunti Danilo Orlandi e la piccola Vittoria Verzillo”. 

Parlando del tuo “esordio” letterario, c’è un episodio che ti ha particolarmente emozionato e che vuoi raccontare ai nostri lettori? 

“Allora … come era inevitabile pensare, credevo che le prime presentazioni del romanzo le avrei fatte in Campania. Invece, per ironia della sorte, la prima l’ho fatta a Milano, nella deliziosa libreria Antigone. Ero emozionatissimo: con me c’erano Marco D’Aloi e Alessandra Monaco, che sono due grandi amici, ma di fronte a me ho trovato persone che non sapevano chi fossi. Non c’erano schermi, né barriere protettive. Quelle persone erano lì per ascoltare le mie parole. Siamo rimasti a dialogare per oltre due ore, in un clima amichevole e di grande empatia. Quel primo incontro, lo dirò sempre, non solo mi ha permesso di conoscere delle persone che sono diventate amiche (Matteo e Ileana dell’AGedO), ma mi anche ha portato una fortuna incredibile”. 

Il successo del libro è palese, stai già pensando ad un sequel? Quali sono i progetti futuri di Christian Coduto?

“Per quanto Spalla@Spalla sia una storia completa, a sé stante, non nascondo di avere già in testa altre (dis)avventure da raccontare relative a Carlo, Luana e il resto della combriccola. Ma questo accadrà in futuro: ho bisogno di scrivere altro, al momento. Nel primo romanzo ho parlato dei trentenni, delle loro difficoltà in ambito lavorativo e relazionale. Nel prossimo romanzo toccherò altre stagioni della vita. Ho pensato a due nuovi personaggi che, mi auguro, possano rimanere nel cuore dei lettori. L’ambito sarà sempre quello della commedia, ma con una controparte malinconica sicuramente più marcata”. 

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