Economia

Credit Lending: trend e opportunità nel mercato del credito alle PMI

Nuove opportunità e interessanti sfide si prospettano nel mondo del credito alle imprese, dove la crescita dei volumi dei prestiti da una parte, e l’adozione di vecchi modelli di business dall’altra, impongono alle banche un cambiamento dei processi operativi e strategici.

Innovare il modello di business con la tecnologia è la soluzione più auspicabile: la collaborazione con le fintech in questo contesto diventa indispensabile per garantire un mix di servizi tradizionali e innovativi, dal lending ai pagamenti digitali, soluzioni sempre più semplici e veloci, con il supporto continuo al cliente.

Calzante è l’esempio virtuoso di Credimi, leader dei finanziamenti digitali per le imprese in Europa, che ha siglato importanti partnership con diverse banche per offrire all’utente la migliore esperienza possibile attraverso servizi più rapidi, chiari e interattivi, con in più il supporto di una sede fisica.

La collaborazione tra fintech e banche, come dimostra il successo ottenuto da Credimi, rappresenta oggi la strada per garantire alle piccole e medie imprese velocità ed efficienza nelle pratiche di accesso al credito, senza pregiudicare in alcun modo la presenza sul mercato degli attori tradizionali nel mondo finanziario.

A questo cambiamento inarrestabile contribuisce soprattutto la digitalizzazione, indispensabile per ridurre i processi manuali, grazie a innovativi software che permettono di leggere e processare grandi quantità di dati, anticipando e rispondendo prontamente alle richieste del cliente.

L’aumentata capacità di elaborazione, stoccaggio e trasmissione sicura delle informazioni di dettaglio permette, infatti, di offrire servizi più efficienti e maggiore trasparenza, generata dalla conseguente riduzione delle asimmetrie informative.

I pilastri del nuovo modello di prestito alle PMI

Il modello operativo di cui hanno bisogno istituti di credito e banche per rivoluzionare il panorama del credit lending si fonda su analisi e processi avanzati che consentano di prendere decisioni istantanee e stabilire prezzi adeguati al rischio.

Secondo un recente report di Mckinsey i pilastri fondamentali su cui si basa il processo di trasformazione del credito per le piccole e medie imprese sono:

  1. Ascoltare le esigenze dei segmenti target e offrire proposte di valore diventa prioritario per il business degli attori finanziari: comprendere le reali necessità e i bisogni delle PMI risulta necessario per formulare un’offerta di prodotto specifica per i clienti. Inoltre, inoltre stabilire le giuste partnership può aiutare le banche a creare modelli unici di accesso ai dati ed una base di utenti fidelizzata.
  2. Se prima la digitalizzazione era nice to have ora diventa necessità: la tecnologia è ormai un elemento obbligatorio per differenziarsi, indispensabile per adottare un approccio modulare nel mondo del credito alle PMI. Crescono gli investimenti in piattaforme tecnologiche da integrare ai sistemi preesistenti per migliorare l’esperienza dei clienti, aumentandone il coinvolgimento digitale. Un servizio automatizzato semplifica notevolmente i processi, aiutando le banche a migliorare sensibilmente l’esperienza delle PMI attraverso un supporto continuativo al cliente, che si affianca e va oltre a quello offerto dalla tecnologia.
  3. I nuovi modelli utilizzati per l’analisi del merito creditizio consentono di migliorare le decisioni di credito: il ripensamento delle politiche e dei processi legacy permettono di ricorrere alla valutazione automatizzata quando possibile, riservando la revisione manuale ai casi più complessi. Adottando un approccio modulare è possibile sbloccare il potenziale dei dati disponibili attraverso l’analisi di funzioni trasversali, come vendite e marketing: si crea così la possibilità di creare modelli predittivi in sequenza con dati in espansione che consentono alle banche di sfruttare informazioni utili per il processo decisionale di ciascun cliente e offrire opportunità di vendita incrociata.

La crescente disponibilità dei dati su famiglie e imprese favorisce la crescita di nuove piattaforme di erogazione del credito basate sull’intelligenza artificiale e permette di migliorare la valutazione del rischio, soprattutto nei processi di instant lending  (prestito istantaneo).

Una banca specializzata in finanziamenti digitali per le PMI utilizza sistemi di machine learning e algoritmi che non solo assicurano massima efficacia nei processi di analisi e di pricing, ma riducono anche le percentuali di rischio consentendo una più rapida identificazione delle frodi. Rimane però necessario il controllo dei risultati prodotti da questi strumenti da parte degli intermediari finanziari. Come ha confermato a tal proposito il Chief Lending Officer di Credimi, Claudio Gibilisco, la fintech milanese guidata da Ignazio Rocco sta lavorando ad un modello di valutazione creditizia che si basa su un algoritmo di credito e uno di frode, insieme a moltissime variabili, in continuo aggiornamento grazie alle numerose aziende con cui lavorano.

Modello operativo. L’operating model è ben rappresentato, quindi, dalla sempre più stretta collaborazione tra banche e fintech, secondo un modello “win-win” che consente di offrire servizi alternativi e permette agli istituti di credito tradizionali di superare i propri limiti oggettivi attraverso nuove risorse tecnologiche, umane e organizzative.

Secondo il report di Mckinsey l’uso di queste leve per modernizzare il mondo del credito alle imprese può avere un impatto rilevante sui profitti, generando tassi di conversione e margini più elevati, fino ad aumentare i ricavi dal 10 al 15%.

La digitalizzazione, grazie alla riduzione dei tempi di contatto, consente inoltre di aumentare l’efficienza operativa fino al 30%. Inoltre migliorando i modelli di valutazione del merito creditizio  e assumendo decisioni più coerenti, le banche sono in grado di ridurre il rischio di crediti deteriorati dal 10 al 25%.

Ottimizzando  processi, analisi e modelli operativi, gli attori dell’ecosistema del credito possono così collaborare alla creazione di nuove strategie per prepararsi ad un cambiamento di successo e trarre il massimo vantaggio dalla crescita emergente dei prestiti alle PMI.

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