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Giochi Anni ’90, i migliori giocattoli (che valgono una fortuna)

Chiamatela operazione nostalgia. Sono passati ormai 30 anni da quando la generazione anni ’80 approcciava ai giochi degli anni ’90. Ventisette lunghi anni che non hanno però scalfito la memoria (almeno non ancora) quasi a rendere sacri (e leggendari) i giochi che hanno riempito i pomeriggi dell’infanzia di molti di noi.

Mentre Italia 1 trasmetteva Non è la Rai, la pubblicità ci raccontava delle avventure delle Micro Machines; le Tartarughe Ninja (il cartone animato che ci teneva compagnia prima di andare a scuola) ci preannunciavano le sorprese dell’Ovetto Kinder. Intanto nelle nostre orecchie iniziava a risuonare la melodia di Tetris, entrato prepotentemente nelle nostre case grazie alla Nintendo e al Game Boy.

Nostra sorella trascorreva le ore con Polly Pocket mentre per noi la giornata era fatta di Sega Master System, Sega Mega Drive e, dopo, di Play Station. I più romantici però ricorderanno che, prima ancora dei videogiochi, c’erano il Crystal Ball, i Power Rangers e i ciucci colorati, l’Allegro Chirurgo e il camper di Barbie. In pochi dimenticheranno il Tricky Traps e il Dolce Forno, Gira la Moda e Emiglio è Meglio. 

L’elenco sarebbe ovviamente sterminato. D’altronde ciascuno di noi è più o meno legato ad un ricordo. Tutti converremo (almeno tutti quelli nati sul finire degli anni ’80) che alcuni giochi degli anni ’90 resteranno nella storia molto più di altri (anche delle decadi successive).

Anni ’90, i giochi migliori

Elencarli tutti sarebbe impossibile. Tra i giochi migliori degli anni ’90 però vanno annoverati, di diritto, il Tamagotchi, i Ciucci Colorati, Tricky Traps, Emiglio è Meglio, Game Boy, Gira la Moda, Dolce Forno, Allegro Chirurgo, Crystal Ball e le immancabili sorprese dell’ovetto Kinder.

I migliori giochi anni ’90 (che valgono una fortuna)

Molti di quei giochi che (forse) avete abbandonato in soffitta o chissà dove valgono oggi una fortuna. Pane quotidiano per i cultori del vintage, molti di quei giochi che abbiamo più e più volte distrutto (per la disperazione del portafogli dei nostri genitori) oggi valgono un capitale.

Game Boy e Game Boy Light, il Walkman, il Nintendo 1, il Caro Diario o un Tamagotchi funzionanti oggi valgono davvero una fortuna con prezzi (per la gioia dei proprietari che, finalmente, potranno rendere giustizia alle spese folli delle mamme e dei papà degli anni ’90).

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Massimo Esposito

Napoletano di nascita e cilentano d'adozione, è appassionato di letteratura sportiva e del Calcio Napoli. Nasce economista per svista con la grande necessità di comunicare e di trasmettere. Di condividere e di parlarne. Il tempo libero è dedicato alle sue grandi passioni, tra cui i cani. Massimo Esposito su Twitter
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