Attualità

Migranti impiegati nei Lavori Socialmente Utili, la proposta del Ministro Minniti

L’attuale ministro degli Interni Marco Minniti ieri durante l’audizione in Commissione Affari Costituzionali tenutasi alla Camera dei Deputati, ha confermato la volontà di far lavorare i richiedenti asilo. Saranno “lavori non retribuiti”, ha detto Minniti  che “non creeranno duplicazioni nel mercato del lavoro perché saranno lavori non retribuiti e di pubblica utilità”

Un’ idea accolta anche da molti cittadini del Bel Paese, da sempre propensi a mettere al lavoro, “per dare una mano”, chi chiedeva asilo nel territorio Italiano. L’intenzione del Ministro, sarebbe  quella di pagare i lavoratori con i fondi Europei. Successivamente, lo stesso Ministro,  nella nuova programmazione in tema di migranti intende  proporre anche la chiusura del CIE (Centro di Identificazione ed espulsione) a favore dei Centri Permanenti per il rimpatrio.

Quest’ ultimi, saranno di piccole dimensioni e accoglieranno più di 1600 posti per ogni  regione all’interno di strutture poste poco fuori i centri abitati, probabilmente ubicati nelle vicinanze di infrastrutture di trasporto. All’interno degli stessi, ci sarà  l’obbligo di massima trasparenza della governance interna e verrà posto accesso illimitato al Garante dei detenuti.

Si intende intraprendere poi una linea dura contro i rimpatri,  “Non mi accontento del foglio di via ” ha dichiarato il Ministro che poi ha aggiunto:”In condizioni di civiltà e rispetto, chi non ha diritto a restare deve esser riportato nel paese di provenienza”. Il tema dell’immigrazione in Italia è un tema che resta sempre caldo e al centro di molte polemiche. Che sia la strada giusta per cercare di arginarle?

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