Televisione

Monica Bertini: Wiki, Biografia e Vita Privata della Giornalista Premium

Il salotto di Mediaset Premium inizia ad essere suo. Monica Bertini, classe 1983, ne ha fatta di strada fino a conquistare lo scettro di volto femminile di Serie A Live su Premium Sport con buona pace delle altre giornaliste sportive del Biscione. Gli inizi in sordina con un curriculum, però, di tutto rispetto. Laureata alla IULM con un Master in giornalismo sportivo, è giornalista pubblicista dal 2010. Il cammino sul piccolo schermo, però, inizia con Sportitalia: è lì che Monica Bertini inizia il percorso professionale che la condurrà poi a Mediaset Premium.

Prima di Mediaset Premium, però, Monica Bertini entra a far parte della redazione di Sky Sport: il colloquio con Fabio Caressa e due anni nei corridoi della tv satellitare prima del lancio definitivo. Il rapporto con la tv di Murdoch, però, non si interrompe bene: a dichiararlo è proprio la giornalista in un’intervista rilasciata a Tv Blog.

Il rapporto con Sky “si è interrotto malamente e in modo inaspettato, le promesse che mi erano state fatte erano altre ma evidentemente sono subentrate valutazioni che vanno al di là del discorso professionale. Fortunatamente, proprio per la professionalità dimostrata negli anni, Mediaset Premium ha deciso di darmi un’altra chance e per questo devo ringraziare il direttore Alberto Brandi”.

Monica Bertini, la vita privata della giornalista

E anche la vita privata di Monica Bertini suscita le curiosità dei tifosi della Serie A e della Champions League. Sposata con Giovanni La Camera (calciatore in forza al Como), la Bertini ha goduto del grande vantaggio di vivere un rapporto di coppia sano e, soprattutto, in grado di darle forza in vista della grande avventura nel mondo del piccolo schermo e del giornalismo sportivo: “Mi ha molto aiutato nella mia crescita. Se guardiamo una partita insieme e ho un dubbio lui mi aiuta e contribuisce alla mia conoscenza della materia. E’ venuto ogni tanto in studio mentre conduco. Io seguo lui e lui segue me, siamo complici, è bello. I nostri lavori sono molto simili e abbiamo un interesse comune veramente forte”.

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