Attualità

Mostra Fotografica “Other places”: a Napoli le opere di Basilè e Sassi

Da “Intragallery” a Napoli la doppia mostra fotografica “Other places” di Matteo Basilè e Corrado Sassi con i loro nuovi linguaggi di fotografia. La mostra è visitabile dal 18 maggio al 30 giugno 2017 in una delle sedi di arte contemporanea più all’avanguardia di Napoli come è “Intragallery”.

Matteo Basilè offre immagini surreali e quasi sognanti, Corrado Sassi offre immagini istintive e immediate. Il confronto fra i due artisti concede alla mostra “Other places”, che significa “altri luoghi” da ammirare, da scrutare, “altre immagini” da individuare. Questa doppia mostra fotografica invita il pubblico a viaggiare appunto in questi “Other places” che raccontano realtà nuove. In esposizione vi sono una decina di lavori di ciascun artista di vario formato, che permettono di capire le differenti visioni artistiche di Matteo Basilè e Corrado Sassi.

Other places: le opere di Matteo Basilè

Le opere di Matteo Basilè, tre delle quali sono della serie “Pietra santa”, sono immagini che fondono insieme reale e surreale, naturale e artificiale, facendo in modo che gli opposti si uniscano, per regalare al pubblico una visione surrealista della realtà che porta appunto in “altri luoghi”. Basilè, fotografo che unisce arte e tecnologia, con estrema lucidità trasporta le immagini in “posti” dove ancora non si è stati.

Other places: le opere di Corrado Sassi

Corrado Sassi è alla sua seconda esposizione da “Intragallery” e con quest’ultima regala i suoi scatti fotografici stampati su organza, alluminio, composizioni in legno. Una tecnica straordinaria che ferma le immagini su materiali insospettabili in un incontro di sovrapposizioni che sono evidenti in modo particolare sulla serie chiamata “voiles”. Sono immagini immediate le sue, che si esaltano proprio nella loro immediatezza fugace e grazie ai materiali sui quali sono stampate. Sembrano sospese le immagini, sia sull’alluminio che sulle composizioni in legno e sull’organza. Restano così sospese e sembrano non atterrare mai sui materiali sui quali poggiano. Un “Other places” assolutamente ben individuato da Corrado Sassi che cattura la sospensione dell’immediatezza.

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