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Papa Francesco: Omelia, Ordinazioni Presbiterali e Regina Coeli (7 maggio)

In occasione della 54ª giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, in Vaticano è stata celebrata stamani la messa con le ordinazioni presbiterali presieduta dal Santo Padre Francesco, in occasione della quale sono stati ordinati 10 diaconi provenienti dai seminari diocesani romani. Durante l’omelia, Papa Francesco si è soffermato sul ruolo dei sacerdoti oggi e al termine della messa, il Pontefice ha recitato la preghiera mariana del Regina Coeli.

Papa Francesco: l’omelia di oggi 7 maggio

In occasione delle ordinazioni, il Pontificale Romano per l’Ordinazione dei Presbiteri prevede un’omelia già prestabilita in quanto essa rappresenta  una specie di vademecum che i futuri sacerdoti dovranno seguire ma ovviamente siamo abituati agli interventi “a braccio” da parte di Papa Francesco e anche oggi non si è smentito. È tornato sulla “predica” Papa Francesco e così ha ricordato ai nuovi sacerdoti: “Predicate in modo semplice come parlava il Signore che arrivava al cuore, non siate intellettuali, parlate semplice, parlate ai cuori e sia gioia e sostegno ai fedeli di Cristo il profumo della vostra vita, perché la parola senza l’esempio di vita non serve, meglio tornare indietro” ricordando poi che non è necessario fare: “omelie troppo intellettuali, elaborate. Parlate semplice, parlate ai cuori così la predica sarà vero nutrimento”. Infine, Papa Francesco ha sottolineato e puntualizzato: “Per favore non siate signori, non siate chierici di Stato ma pastori, pastori del popolo di Dio”, continuando così sulla via della semplicità e dell’umiltà, punti molto cari a Bergoglio.

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Il Regina Coeli di Papa Francesco

Al termine della messa, il Santo Padre alle ore 12:00 si è affacciato dalla finestra del Palazzo Apostolico dalla quale ha recitato la preghiera del Regina Coeli assieme ai tanti fedeli riuniti in Piazza San Pietro. In prima battuta, il Pontefice ha citato il Vangelo di oggi ovvero quello del Buon Pastore spiegando le due immagini che vi sono all’interno: “Gesù si presenta con due immagini che si completano a vicenda. L’immagine del pastore e l’immagine della porta dell’ovile. Il gregge, che siamo tutti noi, ha come abitazione un ovile che serve da rifugio, dove le pecore dimorano e riposano dopo le fatiche del cammino” per poi passare alla seconda immagine: “Gesù si presenta è quella della «porta delle pecore» (v. 7). Infatti dice: «Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato» (v. 9), cioè avrà la vita e l’avrà in abbondanza (cfr v. 10). Cristo, Buon Pastore, è diventato la porta della salvezza dell’umanità, perché ha offerto la vita per le sue pecore”. Pertanto l’immagine definitiva che il Pontefice vuole darci è la seguente: “Gesù, pastore buono e porta delle pecore, è un capo la cui autorità si esprime nel servizio, un capo che per comandare dona la vita e non chiede ad altri di sacrificarla. Di un capo così ci si può fidare, come le pecore che ascoltano la voce del loro pastore perché sanno che con lui si va a pascoli buoni e abbondanti. Basta un segnale, un richiamo ed esse seguono, obbediscono, si incamminano guidate dalla voce di colui che sentono come presenza amica, forte e dolce insieme, che indirizza, protegge, consola e medica”.

Al termine del Regina Coeli, Papa Francesco ha ricordato Antonio Arribas Hortigüela e sei compagni, religiosi della Congregazione dei Missionari del Sacro Cuore, beatificati ieri in Spagna a Gerona e con l’occasione, Papa Bergoglio ha dato appuntamento a domani 8 Maggio in occasione della ricorrenza della Madonna di Pompei dicendo così: “Domani rivolgeremo la Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei; in questo mese di maggio preghiamo il Rosario in particolare per la pace. Mi raccomando: preghiamo il Rosario per la pace, come ha chiesto la Vergine a Fatima, dove mi recherò in pellegrinaggio tra pochi giorni, in occasione del centenario della prima apparizione”.

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