Cinema

Recensione “Il Gladiatore” film premio oscar Russel Crowe

Gli anni passano è tutto cambia, ma esistono pellicole che nonostante tutto rimangono sempre forti, emozionanti, più invecchiano più diventano importanti ed imponenti, film come “Il Gladiatore” diretto dal maestro della cinepresa Ridley Scott ed interpretato magistralmente dal premio Oscar (vinto per questo ruolo) Russel Crowe. Il generale Massimo, veterano di mille battaglie torna per l’ennesima volta dopo aver “scatenato l’inferno” sull’esercito avversario, a casa dalla sua famiglia, ma prima di partire il suo mentore l’imperatore Marco Aurelio lo nomina suo successore al trono. Dopo aver ricevuto la fatale notizia il figlio dell’imperatore Comodo uccide il padre per rubare il trono che non gli spetta di diritto, facendo trucidare la famiglia del generale Massimo e facendo di quest’ultimo uno schiavo, nello specifico un gladiatore.

La storia la sapete tutti, questo film lo avete per forza visto no? Se non l’avete fatto rimediate perché questa mastodontica pellicola non solo per la sua importanza storica deve essere visionata, ma perché è un cult, è un monumento cinematografico che non ha eguali. Rappresenta l’antica Roma sotto tutte le sfaccettature, ti insegna davvero come avanzava la vita sia in guerra che dietro le trincee,sia va dal come programmare un’attacco, a come trafficare gli schiavi, come veniva scelto un gladiatore, e tanti altri particolari che non sto qui ad elencare tutti.

Parliamo del comparto tecnico che veramente è eccezionale, si va dalla particolare regia di Scott che non scampa un particolare, riesci a percepire, vedere qualsiasi movimento, fendente o affonda che sferrano i gladiatori, ti fa piangere quando deve, ti fa ridere quando deve, e ti fa spalancare gli occhi quando deve, il livello attoriale è alto non solo la prova di Crowe vale la candela, ma anche il magistrale Jaquin Phoenix (Comodo) fa la sua figura, la fotografia eccezionale rende giustizia a tutto quello che viene mostrato portando il dipinto nudo e crudo di Roma. Infine le musiche di Hans Zimmer sono dei capolavori immortali, degni di nota, che verranno ricordati negli annali non solo per la qualità tecnica, ma anche per le emozioni che regala.

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