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Serbia, migranti marciano per raggiungere la Croazia: “Aprite le frontiere”

I migranti in cammino verso la frontiera croata, circa 150 scortati dalla polizia

Sono più di un centinaio i migranti bloccati in Serbia che sotto la pioggia e il vento forte, hanno marciato verso la frontiera croata. Il motivo della loro marcia silenziosa, svoltasi durante il 12 novembre, riguardava la speranza di poter entrare nell’Unione Europea. Il gruppo dei 150 profughi, principalmente giovani, erano di provenienza pakistana.

Il gruppo è stato scortato dalla polizia per tutto il tragitto ed ha lasciato durante la serata di venerdì 11 novembre la capitale della Serbia. I migranti sono riusciti ad imboccare l’autostrada che esce da Belgrado a piedi e hanno continuato sulla strada per arrivare alla frontiera con la Croazia. Il tragitto è lungo circa 120 chilometri.

Altri episodi simili sono accaduti anche a luglio e ad ottobre.

Tuttavia, durante il percorso, il gruppo ha cominciato a diminuire di numero: solo un centinaio di migranti sono riusciti ad arrivare quaranta chilometri a ovest della capitale serba, durante il pomeriggio. Già in passato, molti altri profughi hanno tentato scene simili: ad ottobre e ancora a luglio un gruppo di migranti si è diretto in Ungheria, prima che rinunciassero e tornassero nuovamente in città.

Circa una decina, stavolta, non riuscendo più a tollerare freddo e l’incessante pioggia, si sono arresi all’altezza di un paesino quasi a metà strada, Pecinci. I profughi sono stati aiutati dai volontari di alcune associazioni umanitarie ed hanno raggiunto il villaggio per ottenere ulteriore assistenza.

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