Musica

Free Me, il nuovo singolo di Sia contro l’HIV (Video)

Sia è un vulcano d’attività e quando non rilascia singoli estratti dai suoi album, o estratti da album di dj vari, è impegnata nel creare canzoni per colonne sonore o per scopi più alti. Scopi più alti, in questo preciso caso, come la raccolta fondi per la campagna #endHIV di Abzyme Research Foundation, organizzazione che si occupa di studiare il vaccino per prevenire lHIV.

Il virus dell’HIV, se non tenuto a bada, può sfociare nell’AIDS, una delle malattie più temute al mondo, che uccide attualmente ancora troppe persone e che va fermata. “Free Me“, questo il titolo del brano in questione realizzato dalla cantante 38enne australiana, rappresenta quello che potrebbe provare una persona affetta da HIV. Non solo un desiderio di fuga dal dolore, ma anche dalla vergogna: sì, perché spesso è questa la sensazione che prova chi contrae il virus dell’HIV, una profonda vergogna. In realtà l’HIV non fa preferenze e distinzioni e non deve creare vergogna, deve solo essere trattato ed anche combattutto. É importante, anzi vitale, che artisti come Sia, che hanno una voce, un’opinione che la gente si ferma ad ascoltare, ribadiscano quanto questo messaggio sia di primaria importanza.

sia_2017

Nel videoclip ufficiale di “Free Me” figurano come protagoniste le bravissime attrici Zoe Saldana e il premio Oscar Julianne Moore (come narratrice): Zoe Saldana, tramite la danza e la recitazione, interpreta una donna sieropositiva che inizia a sentire che il virus dell’HIV sta invadendo il proprio corpo, attaccando il proprio sistema immunitario e che, se non curato, può arrivare anche ad infettare il bambino che porta in grembo.

Un video d’impatto, degno della maestosità e della delicatezza del brano di Sia, sempre più una certezza di emozione e qualità nel panorama musicale mondiale. Il singolo è disponibile in tutte le piattaforme digitali e di streaming e tutti i suoi ricavati, come già detto, andranno alla campagna #endhIV. Il video di “Free Me” è diretto daBlake Martin e le coreografie sono di Ryan Heffington.

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