Attualità

Concorso Giudice di Pace e Vice Procuratore Onorario: date pubblicazione delle graduatorie

Il 15 marzo è scaduto il termine per presentare la propria domanda per la procedura di selezione per l’ammissione al tirocinio ai fini della nomina a Giudice Onorario di Pace e a Vice Procuratore Onorario presso le Corti di Appello di tutta Italia.

Migliaia le domande pervenute per soli 300 posti per la qualifica di Giudice Onorario di Pace e 100 in qualità di Vice Procuratore Onorario.

Si tratta di un concorso per titoli che prevede la necessaria laurea in Giurisprudenza, nonché innumerevoli qualifiche preferenziali come l’aver svolto la professione notarile o forense per un periodo di almeno 2 anni, aver insegnato materie giuridiche nelle università o negli istituti superiori statali per almeno un biennio, essere stati tirocinanti ai sensi dell’art. 73 del D.L. 69/2013 o ai sensi dell’art. 7 del d.lgs. 116/2017 ed aver conseguito il dottorato di ricerca in materie giuridiche.

In caso di uguale titolo di preferenza prevarranno nell’ordine, come specificato dal bando pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 13.02.2018, la maggiore anzianità professionale, la minore età anagrafica o il voto di laurea.

Un concorso dunque inizialmente solo per titoli la cui graduatoria provvisoria, attesa nei giorni dal 19 al 23 marzo in base alla Corte di Appello di appartenenza, sarà pubblicata sul sito ufficiale del Consiglio Superiore della Magistratura.

Di seguito la tabella con le date di pubblicazione delle prime graduatorie:

Tabella 2

 

In base ad una graduatoria, dunque stilata esclusivamente sulla base dei titoli sopracitati, saranno selezionati 600 aspiranti Giudici Onorari di Pace e Vice Procuratori Onorari che per un periodo di 6 mesi saranno chiamati a svolgere presso il Tribunale o la Procura di una delle Corti di Appello previste dal bando un tirocinio formativo a titolo completamente gratuito.

Al termine di tale periodo, durante il quale i tirocinanti dovranno prestare obbligatoriamente il proprio servizio, frequentare corsi e svolgere test valutativi, sarà formulato un parere sull’idoneità di ciascuno al fine di procedere nei confronti di solo 400 di essi alla nomina di GDP o VPO.

Un bando atteso da molti anni, che ha visto la numerosa partecipazione non solo di giovani laureati in legge ma anche, visti i titoli preferenziali precisati nel bando, di Avvocati, Notai e Professori. Un bando dunque che non aiuta di certo i giovani giuristi ma che risulta essere un ulteriore strumento messo a disposizione di chi, svolgendo già una professione avviata, sente la necessità di arrotondare il proprio stipendio ed entrare maggiormente in quelli che sono gli ingranaggi della macchina della giustizia italiana.

Un lavoro di grande responsabilità e complessità, perché solo così lo si può definire, che va a sostituire quelli che sono i compiti di un giudice togato o di un pubblico ministero ma per il quale è prevista una mera indennità di circa 16.000 euro lordi l’anno (circa 700 euro netti al mese).

Si tratta di figure sempre più importanti introdotte nel sistema processuale italiano al fine di ottimizzare e velocizzare i tempi della giustizia ma per nulla tutelate dal punto di vista previdenziale ed assistenziale.Non ci si stupisce dunque del malcontento generale di questa categoria che proprio ad inizio anno si è vista protagonista di manifestazioni e scioperi.

Non ci resta che attendere la pubblicazione delle graduatorie e fare un enorme in bocca al lupo a tutti coloro che saranno chiamati a svolgere il tirocinio formativo nella speranza che tra di essi vi siano soprattutto giovani appassionati e capaci, desiderosi di mettersi in gioco ed entrare a far parte dell’ambito mondo della magistratura.

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