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Come si svolgerà il nuovo Concorso Scuola 2020? Date e Modalità

Il nuovo concorso docenti non sarà a un test a crocette e si svolgerà dopo l'estate. I precari, in base alle graduatorie, a settembre andranno in cattedra.

Un concorso per i docenti precari ci sarà ma non sarà a crocette e non sarà in estate. Ecco come funziona il nuovo concorso per la scuola uscito dalla mediazione all’interno del Governo.

La scuola in questi giorni è stato l’ennesimo campo di battagli su cui le forze di maggioranza si stanno sfidando in questa fase di uscita dall’emergenza sanitaria. Il ministro Azzolina voleva un concorso in estate per la stabilizzazione dei docenti precari mentre il Partito Democratico si era mostrato scettico nei confronti di questa ipotesi. Alla fine la mediazione del presidente del Consiglio ha portato a una soluzione che prevederà lo svolgimento di un concorso senza il tanto odiato ”quizone” e da settembre i docenti precari saranno in cattedra in base alle graduatorie di istituto.

Come prevedibile, anche in questo caso si è trovato un accordo all’interno della maggioranza con una soluzione intermedia tra le posizioni di PD e M5S che probabilmente non avevano nessun interesse ad aprire una spaccatura insanabile sul tema della scuola.

Come funziona il nuovo concorso?

Il nuovo concorso docenti 2020 non sarà basato su un test a risposte multiple. Non sono ancora state stabilite con certezza le precise modalità della prova scritta che dovrà portare alla stabilizzazione dei docenti precari ma già il fatto che siano state escluse le crocette fa tirare un primo sospiro di sollievo a insegnati che, dopo anni passati in cattedra, non accettavano l’idea che fosse un banale test a crocette a dover certificare la loro capacità di essere docenti.

Quando si svolgerà il nuovo concorso?

Il nuovo concorso si svolgerà dopo l’estate quando l’andamento dell’epidemia di Covid-19 dovrebbe fornire condizioni più adatte allo svolgimento di un evento in cui è difficile non creare assembramenti e mantenere le distanze di sicurezza. Intanto, ovviamente, gli insegnati saranno chiamati a settembre attraverso le graduatorie di istituto per coprire con contratti a tempo determinato i ”buchi di personale” nelle scuole medie e superiori e garantire il normale svolgimento delle attività scolastiche che, seppure con tutte le misure di sicurezza del caso, dovranno tornare a essere in presenza.

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Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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