Attualità

Minutella ancora all’attacco di Papa Francesco

L’ormai ex parroco Alessandro Minutella è tornato a dire la sua su Papa Francesco e lo ha fatto come di consueto sulla pagina Facebook denominata “Radio Domina Nostra”. Meno di un mese fa, Minutella è stato scomunicato dalla chiesa cattolica ma ancora continua ad indossare l’abito talare e continua i suoi attacchi verso la chiesa, verso il Papa e questa volta anche contro l’arcivescovo di Palermo.

Le parole di Minutella

Accertato che tutti i soliloqui e le locuzioni personali non fossero veritiere, Minutella con un video messaggio attacca così il Papa: “Io, piccolo prete insignificante, cresciuto in una famiglia povera, sacerdote di periferia, non ho paura di Lei e dell’esercizio fuori misura che esercita. Non ho paura di lei. Sapevo che avrei smascherato la sua misericordia falsa. Toccando il mio sacerdozio mi ha fatto diventare leader della resistenza cattolica. E’ come se lei mi avesse ucciso. Oggi sono davanti a lei il prete più libero che ci sia. Dica che lei non è il Papa e che il suo scopo è quello di distruggere la Chiesa su ordine dei poteri forti del mondo. Lo dica se ha veramente coraggio. Io, scomunicato e sospeso, ho la gioia di difendere lo spirito cattolico“. Le parole di Minutella però gli si potrebbero ritorcere contro, non tanto per gli attacchi al Pontefice, ma proprio per il fatto di definirsi sacerdote ed indossare l’abito talare.

L’articolo 498 del codice penale (R.D. 19 ottobre 1930, n.1398), così recita: “Chiunque, fuori dei casi previsti dall’articolo 497 ter, abusivamente porta in pubblico la divisa o i segni distintivi (1) di un ufficio o impiego pubblico, o di un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, ovvero di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato [348], ovvero indossa abusivamente in pubblico l’abito ecclesiastico, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da centocinquantaquattro euro a novecentoventinove euro”. C’è forse qualcosa che non va ?

L’attacco a Lorefice

Altre parole, non d’amore, sono state spese per l’arcivescovo di Palermo, Mons. Corrado Lorefice. Minuteria infatti aveva spesso affermato di avere dei colloqui con la Madonna e che a seguito di ciò, Lorefice lo aveva richiamato al silenzio e all’obbedienza al vescovo e per tutta risposta, Minutella “celebrò” una messa che di quest’ultima aveva ben poco. Oggi Minutella ha definito Lorefice:“eretico burattino, povero uomo incapace”. Parole che potrebbero risuonare come un terremoto ma non è difficile comprendere che la via della santità non è questa, San Francesco si spogliò delle vesti e si fece piccolo e umile, veramente ultimo tra gli ultimi.

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