Cronaca

Attentato a Damasco, 3 Autobomba in città: 8 morti e 12 feriti

Siria, alle porte del quartiere cristiano della Città Vecchia. Tre autobomba sono comparse nello scenario di Damasco stamane. Nella centrale piazza Tahreer, proprio nei pressi di una delle moschee di zona uno degli attentatori si è fatto saltare assieme al mezzo dopo essere stato circondato dalle forze di sicurezza. Sette sono purtroppo gli agenti rimasti coinvolti assieme al kamikaze, a seguito del gesto efferato.

Autobomba a Damasco: focus sulle zone coinvolte

Le immagini del luogo dilaniato dall’esplosione, riprese dalla tv di Stato, hanno prontamente fatto il giro del mondo, via social e web; al momento si sa che la polizia sia fortunatamente riuscita ad intercettare – bloccandole di fatto – le altre due autobomba a Damasco con i due attentatori; l’emittente siriana di Stato ha infatti commentato:”Le autorità hanno intercettato tre autobombe e sono riuscite a far esplodere due di queste all’ingresso di Damasco su una strada che conduce all’aeroporto. Hanno circondato la terza vettura a piazza Tahreer, dove un terrorista si è fatto esplodere causando un numero di morti e feriti”.

La polizia ha provveduto poi a neutralizzare con esplosioni controllate le vetture portatrici di morte, che altrimenti avrebbero avuto un impatto davvero devastante sulla zona sensibile.  In merito a questo, sempre La tv di Stato ha affermato che “le forze di sicurezza hanno impedito ai terroristi di raggiungere i loro obiettivi“.

Gli stessi sono stati ritenuti come le zone più attive di Damasco a seguito del primo giorno di rientro al lavoro dopo l’ Eid al-Fitr, che è la seconda – per importanza – delle festività musulmane che viene celebrata alla termine del mese lunare di digiuno del Ramaḍān, in segno di giubilo per la fine di un lungo periodo di penitenza e astensione.

Autobomba a Damasco: attacco Isis?

Dalle cruente immagini mostrate dalla televisione siriana, in diretta dal luogo coinvolto dall’esplosione molti hanno potuto notare quelli che sembravano resti umani frammisti ai veicoli danneggiati all’esterno della moschea coinvolta. Al momento non sono comparse rivendicazioni Isis ma, considerate viste le modalità si può avvalorare l’ipotesi di un atto compiuto da un gruppo islamista, più probabilmente legato invece ad Al-Qaeda. Tale ipotesi è avvalorata dal fatto che la presenza dell’Isis, nella provincia di Damasco, sia stata ormai ridotta ai minimi termini. L’esercito sta conducendo infatti in questi giorni un’offensiva atta a separare i quartieri orientali, soprattutto Jobar – più vicino al centro – dalle roccaforti ribelli nel Ghoutha.

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